giovedì, Marzo 28, 2024
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Polemica sul complesso scolastico in costruzione alla Panoramica. Le opposizioni: «Deturpa le colline» Cobelli: «Sembra un carcere». Cipani: «Progetto della vecchia Giunta»

«Il nuovo liceo? Un mostro»

«Il castello dell'orco». «Un lager nell'oliveto, con finestrelle da 80 cm. per 120» (Gianluigi Pezzali). «Una grande vigliaccata, sembra il carcere di S.Vittore» (Renato Cobelli). Sono alcune delle definizioni emerse nel Consiglio comunale di Salò, a proposito del Liceo che si sta costruendo sui pianori tra Campoverde e la strada alta Tormini-Cunettone. Il progetto, firmato dallo studio Mettifogo-Fasser, col coordinamento di Carlo Lazzaroni, prevede tre corpi di fabbricato, «sopra» la caserma dei e la galleria dell'Anas in costruzione da anni. Volumetria complessiva: 33.300 metri cubi. Superficie lorda di pavimento: 7.500 metri quadri, di cui metà (circa) per le aule e i laboratori. Il nuovo complesso disporrà di palestra (660 mq), mensa (316 mq), (250 mq), aula magna (354 mq), di un piccolo anfiteatro all'aperto, dell'appartamento per il custode e della foresteria, con 12 camere doppie e 5 singole (l'obiettivo è di favorire gli scambi con studenti di altre scuole). La Co.Ve.Co. di Marghera (Venezia) si è aggiudicata l'appalto dell'Amministrazione provinciale, con un ribasso del 12,66% rispetto al prezzo base di cinque milioni 422 mila e 797 euro, Iva esclusa. Ed ha iniziato i lavori nel novembre 2002. Li ultimerà per l'avvio dell'anno scolastico 2005-06. Adesso il Comune ha approvato il progetto esecutivo per la sistemazione delle aree esterne, con una spesa (a suo carico) di due miliardi di vecchie lire. Il parcheggio, per un centinaio di posti auto, sorgerà alle spalle della «stecca» di edifici, lunga una settantina di metri, il classico pugno in un occhio, visibile da lontano. Via Murelli, collegata nella parte alta alla Panoramica, verrà allargata, in modo da consentire il doppio senso di marcia. In basso, invece, la stretta stradicciola dei Mulini (non supera i tre metri e 20), che sale partendo a fianco della chiesa di Campoverde, non subirà modifiche. Le opposizioni non hanno avuto peli sulla lingua. Pezzali, della Fiamma tricolore: «Questa costruzione è un'ingiuria e una vergogna, che sta distruggendo un patrimonio olivicolo unico. Le aree esterne sono nulla rispetto a quello che è stato tolto. Già insufficienti i 100 posti auto previsti, considerato il numero degli studenti (circa mille), degli insegnanti (130) e del personale di servizio (una quarantina). Io ho indirizzato quattordici segnalazioni alla Procura della Repubblica. «A un certo punto mi hanno chiamato per invitarmi a smetterla. Ma la gente parla di mostruosità. Gli ambientalisti? Non li ho ancora sentiti. Tutta l'operazione è stata fatta con la fregola di avere i soldi di Palazzo Broletto. Ma la localizzazione doveva essere diversa. Guardate che, prima o poi, il territorio si ribellerà a una cementificazione del genere. Sarebbe stato opportuno costruire più a monte, in modo da coprire l'errore con piante di alto fusto. Invece, niente». Cobelli, della Margherita: «Mi viene da piangere guardando il… mostro. Dov'erano Soprintendenza, associazioni ambientaliste, commissione edilizia, esperti urbanisti? Di fronte a simile scempio come sarà possibile dire di no a una famiglia che vuole realizzare i servizi igienici, un poggiolo o allargare una finestra? A suo tempo, in sede di commissione, abbiamo dichiarato che la colata di cemento risulta avulsa dal contesto, e costituisce una cesura paesaggista notevole. La , la sosta e gli accessi veicolari dovevano essere studiati contestualmente al progetto del plesso. Appare indispensabile un nuovo studio della sistemazione delle aree». Identiche le considerazioni espresse da Vincenzo Zambelli (Ds) e Mauro Ventura (indipendenti): «Questa è la logica conclusione di una cosa nata male. E' la naturale fine negativa». Per la maggioranza, l'assessore ai Lavori pubblici, Battista Berardinelli, ha spiegato che, per i parcheggi e la viabilità, si è studiata la soluzione meno invasiva. Il sindaco ha ricordato che la paternità dell'operazione è della precedente amministrazione comunale di centrosinistra (la destinazione urbanistica dell'area, da zona verde, di interesse ambientale ad area di servizi, per l'istruzione, venne modificata nel '98), e che i successivi tentativi di convincere la Provincia a spostare la localizzazione nel centro storico, vale a dire nell'ex collegio civico, asilo ed elementari di via Brunati, non sono serviti a nulla: o si accettava di costruire nell'oliveto di Campoverde o si perdevano i finanziamenti. Rammentiamo che la sede attuale del Liceo è in via Fantoni, nell'ex caserma degli e nell'ex orfanotrofio, due edifici uno di fronte all'altro. Alcune aule sono ospitate nella Casa della giovane, di proprietà della Parrocchia. I corsi: scientifico, classico, linguistico, scienze sociali. Preside è la professoressa Liliana Aimo Perino.

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