venerdì, Aprile 19, 2024
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Da domani tre giorni di sagra. Lunedì a Salionze la rievocazione dello storico incontro

Il Papa invita Attila a fermare gli Unni

Lunedì si ripeterà lo storico incontro fra Attila e papa Leone Magno, grazie alla rievocazione prevista a chiusura della tre giorni di sagra di Salionze. Secondo gli abitanti della frazione, proprio qui, nel lontano 452 dopo Cristo, ci fu l’incontro tra il re degli Unni ed il pontefice, che era appositamente venuto al nord per tentare di arrestare l’avanzata delle armate di Attila. Da sempre ne è convinto Giorgio Vandelli, un appassionato cultore di storia locale e di archeologia che nel 1980 ha lanciato l’idea di questa rievocazione e da tanti anni cerca le tracce del passaggio degli Unni sul territorio. «Ora», racconta Vandelli, «mi sono spostato anche oltre il Mincio per cercare di individuare il percorso fatto da Attila in direzione di Lonato. Perché, a quanto pare, il re degli Unni tornò sui suoi passi dopo aver raggiunto Milano e Pavia e a Salionze aspettò il papa che arrivava da Mantova». Allora c’è anche la possibilità che l’incontro sia avvenuto a Governolo, come sostengono i mantovani? «Non credo proprio», continua, «perché non c’è una tradizione antica in tal senso, mentre noi abbiamo parecchi indizi che si ripetono nel corso dei secoli e sappiamo con certezza dai commentatori del tempo, come lo storico goto Giordane, che Attila amava le posizioni più alte, che garantivano il controllo della situazione. Visto che il re degli Unni voleva lo scranno più alto a tavola o la tenda più alta, siamo portati a pensare che il punto probabile dell’incontro sia dove c’è la croce, dal quale si dominava la vallata». Il papa avrebbe quindi raggiunto il Mincio e l’avrebbe guadato all’altezza di Ponti, in un luogo utilizzato fino a pochi decenni fa per l’attraversamento con le barche. Cos’era allora Salionze? «I vecchi dicono», dichiara Vandelli, «che anticamente l’abitato di Salionze era sul fiume, dove c’erano anche i mulini, mentre sicuramente il centro di riferimento della zona era allora Monzambano. Per saperne di più bisognerebbe scavare intorno al rudere di una chiesetta posta vicino alla centrale termoelettrica, che alcuni dicono contenga un affresco di San Leone». Proprio basandosi sul legame tra la sponda mantovana e quella veronese, il vulcanico Vandelli aveva lavorato inizialmente per proporre una rievocazione sicuramente di forte impatto. «Ai pontirolesi», dice, «sarebbe toccato organizzare il corteo papale, mentre ai salionzesi di rappresentare l’orda degli Unni. I primi avrebbero dovuto attraversare il Mincio con i loro abiti bianchi e le fiaccole per arrivare a fronteggiare Attila. Magari sarebbe stata possibile anche una collaborazione con il genio di Peschiera che, periodicamente, ripristinava in esercitazione il collegamento tra le due sponde». Anche quest’anno, invece, la rappresentazione si farà tutta sulla sponda di Salionze. Gli Unni si accamperanno a poca distanza dalla croce di pietra che ricorda la loro calata, mentre un coro canterà alcune delle arie più note dell’Attila di Giuseppe Verdi. Ad un certo punto si scorgerà da lontano un lungo corteo di persone vestite di bianco: i cristiani, guidati dal papa che imbraccierà la croce come ultimo baluardo. Attila ed il papa parlotteranno ed al termine del colloquio il re unno spezzerà la freccia in segno di rinuncia a proseguire verso Roma. La festa continuerà nell’accampamento unno, ed a chiudere la serata saranno i fuochi d’artificio. Se poi Attila fosse crudele e donnaiolo, vero e proprio «flagellum dei», o saggio e mite, come è dipinto nella leggenda gotica e nella letteratura ungherese, tocca agli storici appurarlo. La tradizione vuole che solo i santi potessero fermarlo, come san Lupo a Troyes o san Leone Magno a Salionze. E si narra che, interrogato più tardi sul motivo di questa concessione al papa, Attila abbia risposto di aver visto, a fianco del grande pontefice, un altro personaggio in abiti sacerdotali e con una spada nella mano che lo minacciava di morte qualora non avesse ritirato le sue truppe.

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