giovedì, Aprile 25, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiIl parco archeologico trova nuove alleanze
Sei paesi studiano la proposta del professor Brogiolo. Bardolino e Garda, già insieme nel progetto Adelaide ’99, saranno affiancati anche da Lazise, Torri, Cavaion e Costermano

Il parco archeologico trova nuove alleanze

Gli amministratori della riviera e dell’entroterra sono stati presi da una nuova passione: l’archeologia. Durante un recente incontro nella sala consiliare di Garda, i rappresentanti del centro ospitante (il sindaco Giorgio Comencini e Fabio Gaggia) e dei vicini comuni di Lazise, Bardolino, Cavaion Veronese, Costermano e Torri (rispettivamente Sergio Marconi, Romano Brusco, Giancarlo Sabaini, Fiorenzo Lorenzini e Alberto Vedovelli) hanno espresso la disponibilità di dar vita a un innovativo parco multitematico che ha nella ricerca archeologica il proprio baricentro. A illustrare la proposta è stato il professor Gian Pietro Brogiolo, l’archeologo che guida le ricerche sulla Rocca e nelle aree vicine nell’ambito del progetto Adelaide ’99, finanziato dai comuni di Garda e Bardolino e dall’amministrazione provinciale di Verona. Erano presenti anche la direttrice del museo di storia naturale di Verona, Alessandra Aspes, l’ispettore della Soprintendenza archeologica Luciano Salzani e il commissario dell’azienda di promozione turistica della Riviera degli Olivi Marco Zaninelli. Ma che cos’ha di tanto affascinante il piano del professor Brogiolo? «In questa zona», ha spiegato l’archeologo, «ci sono le premesse per passare dalla ricerca alla valorizzazione del patrimonio storico, interessando quel 20-30 per cento di turismo sensibile ai richiami del territorio. Siamo abituati a pensare ad un parco archeologico come una struttura chiusa, visitabile ad orari, mentre qui puntiamo ad un parco aperto, attraverso un progetto realizzabile per segmenti, con la compartecipazione di pubblico e privato». E così si potrà ad esempio proporre la valorizzazione della Rocca, col restauro delle murature altomedievali, un itinerario archeologico, una serie di percorsi che poggino sull’ambiente, sull’archeologia o sulle gallerie della Grande Guerra. Altri itinerari potrebbero attraversare i centri storici: «A Bardolino, Garda, Torri e Lazise esistono edifici medievali che, restaurati, non hanno confronto per quantità e qualità con altre aree del Veronese», ha osservato Brogiolo. Un tracciato potrebbe riferirsi alle incisioni rupestri fra Garda e Torri. Un’altra ipotesi riguarda la ricostruzione multimediale dell’assetto dell’area in età romana, epoca della quale restano in zona tracce consistenti. Poi ecco gli itinerari religiosi, oppure quelli di interesse naturalistico, per passare infine ai richiami enogastronomici. Dagli amministratori locali è venuto un generale consenso. Nascerà dunque questo parco? Vedremo: la strada da percorrere è molta, soprattutto per arrivare al coinvolgimento dei privati. Intanto riportiamo almeno la battuta di Romano Brusco, che ha ricordato come il progetto Adelaide ’99 abbia permesso di vedere fianco a fianco Garda e Bardolino, ribaltando vecchie tensioni campanilistiche: «Devo ammettere che da buon bardolinese», ha detto scherzosamente, «ho sempre avuto qualche difficoltà ad attraversare il confine. Forse è un miracolo di santa Adelaide che ci ha messo assieme».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video