mercoledì, Aprile 24, 2024
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E' la prima volta da almeno vent'anni!

Il Prefetto di Brescia incontra i sindaci della Valtenesi

“Ho letto sui giornali delle polemiche in corso in questo comune, dico subito che la mia presenza qui è dovuta unicamente ad un incontro con i sindaci della Valtenesi ed i suoi cittadini per cercare di capire meglio questo interessante “progetto sicurezza” in fase di attuazione. Sarò anche disponibile a sentire le varie problematiche che attanagliano questa bellissima zona del lago di Garda”. Cosi si è presentato l’altra mattina, poco dopo le ore 12, il Prefetto di Brescia Anna Maria Cancellieri Pelluso, ai 7 sindaci della Valtenesi, tutti con fascia tricolore e al numerosissimo pubblico, forze dell’Ordine comprese, che assiepava la sala consiliare del comune di Puegnago. Una presenza istituzionale dettata sopratutto dalla volontà, pubblicamente espressa, di voler dare fiducia a tutti quanti nelle istituzioni e sopratutto nella sicurezza pubblica. “Sono 17 anni che faccio il sindaco ha affermato il sindaco di Manerba Isidoro Bertini, e non ricordo di avere mai visto la presenza di un Prefetto a contatto e confronto con i sindaci!”. E per coloro che avevano da subito, dalla notizia di questa presenza data dallo stesso sindaco di Puegnago, Gianfranco Comincioli, nel corso dell’incontro voluto per spiegare sia le sue dimissioni che il relativo ritiro delle stesse, definito inaccettabile questa presenza ritenuta “di parte”, ossia a sostegno della Giunta Comincioli, hanno dovuto fare dietrofront. Analoga situazione anche per coloro che affermavano che il prefetto di Brescia stamani (ieri, per il lettore) non sarebbe arrivato. Invece la Signora è arrivata e si è pure fermata ad un incontro riservato con i 7 sindaci e successivamente anche a colazione in un ristorante della zona. La stessa Laura Marsadri, presente in sala e pronta per un eventuale suo intervento, ma al pubblico non erano stati previsti spazi per interventi, ha provveduto a consegnare al Prefetto una nota in cui scrive che “Noi tutti, in effetti, immaginavamo che essa (la vista ndr) fosse dettata da altre ragioni e non costituisse, da parte Sua, una manifestazione di solidarietà, sintonia o simpatia per il Sindaco di Puegnago, per la sua maggioranza, per il suo operato, per le sue recenti dimissioni poi revocate, e, nel contempo, non rappresentasse un atto da intendersi come disapprovazione per l’operato del Comitato in difesa di Puegnago del Garda, additato dal Sindaco quale responsabile dei continui attacchi a lui ed alla sua amministrazione. Ci rammarica, tuttavia, che il nostro Sindaco – prosegue la nota – con comportamenti oggettivi, abbia strumentalizzato la Sua vista, ingenerando nell’opinione pubblica la convinzione che la medesima fosse motivata dalle ragioni di cui sopra”. Dal canto suo il sindaco Comincioli, nel suo intervento introduttivo e di saluto, aveva sottolineato come la presenza dei sindaci della Valtenesi volesse “confermare l’impegno che ci vede protagonisti per realizzare veri progetti di collaborazione fra i sette comuni. Le sono particolarmente grato personalmente per aver voluto dimostraci la Sua disponibilità ad ascoltare le difficoltà di un Sindaco e di un amministrazione costantemente bersagliata dal comportamento scellerato di alcuni soggetti che vogliono destabilizzare questa amministrazione facendola apparire come un associazione a delinquere. Ma lasciamo le cose spiacevoli al loro destino per passare alla ragione della Sua visita che – ha affermato Gianfranco Comincioli – si basa sul desiderio di conoscere questa realtà gardesana a Lei poco conosciuta”. E dopo una panoramica sulla realtà di Puegnago e della Valtenesi il sindaco di malerba ha illustrato al Prefetto il progetto “Valtenesi sicura” un progetto che, come detto, ha affascinato il Prefetto al punto di affermare la sua disponibilità ad ulteriori incontri e soprattutto a far si che tutte le forze dell’ordine, collaborino attivamente per questa realtà, unica nel suo genere in Italia. Giancarlo Allegri infine ha affrontato il tema-problema della viabilità e della sicurezza del cittadino. “Alcuni paesi vedono il loro territorio tagliato in due dalla statale che l’attraversa, un taglio non solo geografico ma anche fra la mentalità stessa degli abitanti. Le nostre strade non sono strade ad alto scorrimento ma bensì strade che dovranno diventare panoramiche. Occorre che oltre ad una collaborazione stretta fra Amministrazioni e Forze dell’ordine, si realizzino quelle strutture che possano rendere sicuro, tanto il residente quanto il turista, il percorrerle. Occorre limitare gli accessi, creare rotatorie e soprattutto limitarne la velocità: troppe sono le croci disseminate sulle nostre strade! Maggior sicurezza quindi per il cittadino. Da noi la nostra gente era abituata da almeno cinquant’anni a dormire con le porte aperte, senza alcun problema, porte che adesso periodicamente vengono violate, cosi come pure l’intimità familiare”.

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