venerdì, Aprile 26, 2024
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Con 58 miliardi da via Monte Oro al bivio di sant'Andrea

Il primo passo della circonvallazione

La grande circonvallazione di Riva, ossia la variante ovest della Gardesana occidentale, è partita. Nei giorni scorsi i proprietari dei terreni fra san Giacomo ed il Lavino, quelli compresi nella fascia interessata alla costruzione dell’arteria, hanno ricevuto dalla provincia una lettera con cui venivano informati che stanno partendo i rilievi geognostici richiesti dal progetto esecutivo.Gli uffici provinciali indicavano poi un lungo elenco nominativo di tecnici, parte dipendenti della stessa provincia, parte impiegati presso lo studio dell’ingegner Gentilini incaricato della progettazione, autorizzati ad entrare nei fondi per effettuare rilievi e carotaggi. Il progetto è ormai pronto, ma prima di presentarlo nella riunione annunciata per la prima settimana di settembre, i tecnici vogliono verificare, come ormai è prassi consolidata, la consistenza del terreno alla profondità ipotizzata nel progetto. Non dovrebbe più accadere quel che si verifica nel primo tratto, quello più corto, della galleria ledrense: dove l’obbligo di raccordare quote imposte, ha fatto sì che non s’è adeguato il percorso alla natura degli strati da attraversare, con i bei risultati noti: una casa inghiottita durante i lavori ed il fondo del tunnel disastrato dopo pochi anni d’esercizio tanto da imporre accertamenti e misurazioni. I carotaggi ancora in fase progettuale vengono effettuati fino a raggiungere la quota prevista del tunnel e non più solo in superficie. Il tratto di circonvallazione che l’ingegner Gentilini sta progettando parte dal parcheggio di via Monte Oro: l’amministrazione ha accettato la soluzione corta, pur preferendo l’uscita a sud della centrale, perché così ha deciso la provincia. D’altro canto, quando e se ci saranno i soldi per proseguire con il tunnel fino al bivio con la vecchia Ponale, l’uscita in via Monte Oro avrà lo stesso un senso, e servirà al traffico diretto nel centro di Riva. I 58 miliardi iscritti a bilancio, consentiranno di arrivare fino all’attuale statale Riva-Arco all’altezza dell’innesto di via sant’Andrea. La strada passerà a nord della zona fieristica della Baltera, taglierà di traverso la campagna alla Pasina (permettendo finalmente di scaricare l’eccesso di traffico dall’attuale provinciale), utilizzerà all’altezza della Cementi un tratto della strada esistente e quindi raggiungerà per un nuovo tracciato, pressappoco parallelo all’attuale via sant’Andrea, la 45 bis. Sono previste sei rotatorie fra il bivio di sant’Andrea e la statale ledrense. Il progetto esecutivo sarà presentato dall’assessore Casagranda ai comuni altogardesani fra tre settimane.

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