venerdì, Aprile 19, 2024
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Da oggi a lunedì Cisano ospita la fiera venatoria e le tradizionali gare canore Prevista la relizzazione di un museo ornitologico permanente

Il richiamo della Sagra degli osei

Apre oggi a Cisano di Bardolino, sulla sponda veronese del lago di Garda, la «Sagra dei osei», una manifestazione che richiama migliaia di appassionati e che chiuderà lunedì 9. Nutrito il programma delle iniziative. Gli stand gastronomici, collocati nel teatro tenda, cominceranno a sfornare piatti dalle ore 18.30. Alle 20.30 l’inaugurazione della mostra dello scultore Lorenzo Girardi; alle 21 le canzoni degli anni ’60-’70 interpretate da Michele e dalla Magical music band (nella piazza del porto). Da venerdì, e sino al termine della sagra, saranno esposti vari modelli di auto sportive, a cura del Ferrari Club; alle 21, per gli amanti del liscio, l’orchestra spettacolo di Ruggero Scandiuzzi (e il piano bar). Sabato, alle 8.30, caccia pratica su selvatici, in località Modena; alle 18 l’apertura della mostra di bonsai; alle 21 il gruppo di Gianruggero (e il piano bar). Domenica 8 settembre, alle 6.30 del mattino, nel parco di villa Marzan e in via Fontane, si disputerà la gara fra le migliori primavere di merlo, tordo bottaccio, sassello, fringuello, allodola e tordina, successivamente toccherà ai fanelli. Alle 7 comincerà la mostra mercato delle attrezzature venatorie, di quelle agricolo-enologiche, della selvaggina di allevamento, degli animali da cortile, degli uccelli da richiamo. Saranno esposti anche fucili da caccia. Dalle 7.30 sarà possibile acquistare o scambiare indigeni ed esotici. Alle 10 gara di chioccolo, con zufolo e senza: fischiatori giunti da ogni parte d’Italia imitano il verso degli uccelli. Nel pomeriggio dimostrazione di tecnica bonsai. Alle 21 serata musicale con Viviana, Marco e Pagine d’album (oltre al piano bar). Lunedì la conclusione: alle 21 le danze con Junior Magni e Rossana, che hanno partecipato al Festival di Napoli; alle 23.45 lo spettacolo pirotecnico sul lago. Sorte nel XII secolo nell’Italia del Nord (più investita dal flusso migratorio degli uccelli), a supporto della pratica popolare dell’aucupio, le fiere venatorie si svolgono ogni anno in un centinaio di località, pur con i mutamenti dovuti ai tempi ed alle sopravvenute restrizioni legislative. Del passato è rimasto immutato il fascino delle gare canore (all’alba) tra le migliori primavere. La Sagra di Cisano si tiene l’8 settembre, immediatamente prima della stagione venatoria. Nel 1903 il pittore Beltrame le dedicò una copertina su «La domenica del Corriere». E’ sempre stata un appuntamento obbligatorio sia per i cacciatori, che si rifornivano dei preziosi richiami per l’imminente periodo venatorio, sia per gli agricoltori, che avevano l’opportunità di acquistare attrezzi agricoli ed enologici oppure animali da cortile. Una rara occasione, altresì, per gustare un piatto di trippa o di polenta con gli osei. Non sono mancati gli scontri con i movimenti anticaccia e gli animalisti. Ma negli ultimi anni la situazione è tornata normale. Prevista, a Cisano, la realizzazione (nel 2003) di un museo ornitologico permanente, con vecchi attrezzi, trappole, uccelli imbalsamati, libri e materiale riguardante la caccia. E’ già sorto un Gruppo studi che si propone di fornire informazione e assistenza tecnico-scientifica, di aggiornare i soci sulle normative vigenti, di migliorare e approfondire le tecniche di allevamento in cattività.

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