venerdì, Aprile 19, 2024
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Festeggiato anche il primo anno di riapertura della cabinovia-seggiovia che sale sul Baldo. L’ex Mondini base per attività sportive e iniziative per favorire il turismo

Il rifugio ora è Malga Prada

La festa di compleanno per il primo anno di riapertura della cabinovia-seggiovia che sale da Prada sul Monte Baldo, venerdì mattina, ha siglato ufficialmente anche la riapertura dell’ex rifugio Mondini, ora divenuto «Malga Prada». Una giornata organizzata dall’avvocato Marco Bisagno, presidente della società proprietaria degli impianti e che rappresenta i Comuni di San Zeno e Brenzone. Alla manifestazione hanno partecipato numerosi sindaci e assessori del territorio. L’onorevole Aldo Brancher ha ricordato la storia degli impianti: «Quattro-cinque anni fa, quando si è iniziato a parlare di questo progetto, qualcuno si è intestardito sull’idea, come l’avvocato Bisagno, poi la Provincia e i Comuni hanno partecipato e così è partito un sogno. Oggi siamo qui con questo sole e questo paesaggio, ma chi ha combinato una giornata come questa? Un panorama simile deve riempirci di orgoglio». Aventino Frau, presidente della Comunità del Garda, ha ripreso il concetto: «Ogni volta che si arriva quassù è un incontro con tutto ciò che ci sovrasta, quindi abbiamo il dovere di alzare lo sguardo in alto». Non poteva non legarsi al discorso anche il parroco don Graziano Benetti, che ha benedetto il nuovo ristorante snack-bar: «Si spazia con la vista: siamo in paradiso. Spero i giovani riscoprano il territorio montano, dove possono trovare il paradiso venendo a passeggiare, quando invece altrove spesso trovano paradisi artificiali». Il vice presidente della Provincia, Antonio Pastorello, accompagnato dall’assessore all’agricoltura Dionisio Brunelli e dal consigliere Giancarlo Sabaini, ha detto: «L’anno scorso è stata realizzata la prima fase del progetto, oggi parte la seconda con il ripristino del rifugio. Anche se ci mancano i fondi da portare a casa per economia e turismo, non ci manca la fantasia». Infatti, la fantasia ai gestori di Malga Prada, il ristoratore Simone Simoncelli e l’ingegner Paolo Gamberoni, non sembra certo mancare nell’elencare le attività che hanno in programma per rilanciare il turismo sul Baldo. Simoncelli si occupa della sezione ristorazione del rifugio, con menù tipici montani. Gamberoni cura il marketing e i progetti di sviluppo delle attività sportive e ricreative, che Malga Prada ha elaborato per il richiamo di visitatori. «Stiamo predisponendo progetti di valorizzazione del Monte Baldo, in collaborazione con proprietari, consorzio impianti di risalita e corpo forestale», precisa Gamberoni, «abbiamo già programmato attività sportive come trekking, bikers, volo-vela e alianti da pendio. Per l’inverno ci sarà una novità: lo snow-kite, vale a dire lo snow board con la vela. Saremo i primi in Italia a farla con l’attivazione di una scuola permanente, con maestro Mathis Pfeiffer della scuola water-proff di Brenzone di wind-kite (surf e vela)». I due ristoratori mostrano un entusiasmo che travalica le vette e lo trasmettono anche ai quattro figli che li aiutano nel lavoro di Malga Prada. «Abbiamo anche un solarium sul grande terrazzo del rifugio e organizziamo escursioni, gite in bicicletta, scuola di mountain-bike e come novità stiamo predisponendo in collaborazione con musei un itinerario di visite didattiche per le scuole, per lo studio delle pozze d’alpeggio e della fauna». Si unisce al coordinamento anche il direttore responsabile della Cantelli Editore, che pubblica riviste specializzate di settore (Mountain Bike, Legend Bike, Windsurf, Kite Board), Marzio Barbi: «Le riviste promuovono le località per diffondere informazioni agli appassionati. Realizziamo dei servizi e degli itinerari del luogo per i lettori che possono trarne spunto emozionale e organizziamo eventi. Il più importante è il Funky-day (raduno di bike)». Infatti, Bardi, mostra già il numero di luglio della rivista Mountain Bike che pubblicherà un pezzo sul Monte Baldo. A rappresentare le discipline sportive, ci ha pensato il sedicenne di Lazise, Francesco Policante, campione italiano, terzo ai mondiali e che rappresenterà l’Italia in Nuova Zelanda, con una esibizione magistrale nel bike-trial. Applausi entusiasti hanno chiuso la ricorrenza del 30 giugno che ha segnato la storia degli impianti di risalita.

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