Una giornata “da panico” per le trote del Sarca. Una incomprensione tra i responsabili del Consorzio irriguo e i tecnici dell’Enel della centrale di Fies, ha rischiato di causare una moria di pesci nelle acque del fiume. Mercoledì la portata del Sarca si è abbassata ben al di sotto dell’ordinario nel tratto immediatamente a monte del ponte di Arco. Nel letto del fiume è rimasto poco più che un filo d’acqua. Una manovra imprevista e probabilmente neppure voluta, che doveva servire per permettere al Consorzio di effettuare alcuni lavori alla propria rete irrigua. Le trote del Sarca hanno rischiato grosso. “Per fortuna – dice Stefano Trenti, presidente dell’associazione pescatori – l’acqua è scesa gradatamente e le trote hanno trovato riparo negli anfratti più profondi”. I danni alla fauna ittica sono quindi limitati, almeno stando al sopralluogo che lo stesso Trenti ha effettuato assieme al guardapesca Fabio Comai e al volontario Roberto Rossi. Appena capito quanto stava accadendo, i tecnici dell’Enel hanno poi provveduto a rilasciare due metri cubi al secondo d’acqua, ripristinando il normale corso del fiume. Per la stagione della pesca, ormai al via, sarebbe stato un pessimo inizio.
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