giovedì, Marzo 28, 2024
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Dopo 25 anni si è deciso di non rinnovare la tradizione tanto cara a via Rambotti. L’ultimo eletto è Gianni Turrini, barbiere a riposo

Il «sindaco» in pensione

In 25 anni ne sono stati eletti undici, due dei quali, purtroppo, sono nel frattempo scomparsi. Qualcosa per il loro quartiere hanno fatto, andando a bussare alla porta del Comune per chiedere di risolvere i problemi più urgenti. È il «sindaco di via Rambotti», alter ego di quello istituzionale che siede a palazzo Bagatta. Ebbene, qualche sera fa in un locale di Rivoltella (ma via Rambotti è a Desenzano) si è celebrato l'ultimo insediamento del Millennio, dopo di che l'iniziativa del sindaco di via Rambotti se ne va in soffitta definitivamente. «Al suo posto ne verrà ideata un'altra», dice Roberto Soncina che con Renzo Cobelli, Maurizio Zanetti ed altri amici ha organizzato la simpatica e singolare iniziativa per un quarto di secolo. L'ultimo sindaco votato nel Novecento è stato Gianni Turrini, 83 anni, barbiere da tre generazioni, oggi in pensione e puntuale ogni mattina all'ospedale di Desenzano per fare la barba ai pazienti. Turrini, uno dei nove cittadini di San Zeno, ha raccolto 49 preferenze. Alla serata erano presenti anche gli amministratori di palazzo Bagatta: il sindaco «vero», Cino Anelli, e il suo vice Emanuele Giustacchini, gestore con i suoi genitori del bar «Nova» di via Rambotti, e il parroco di San Zeno. Non sono mancati gli interventi dei candidati: ciascuno ha presentato il proprio cartello elettorale. A fatica Maurizio Zanetti, alto 2 metri abbondanti e titolare dell'omonima impresa di trasporti, ha cercato di evitare «voti di scambio» durante la rapida campagna elettorale. Ovviamente la serata è scivolata in un clima festoso, fra gags e scherzi di ogni genere. Il quartiere San Zeno è stato il primo a sorgere nel dopoguerra ai margini del centro. È tagliato in due da via Rambotti che scorre parallela alla statale 11. È fatto di case popolari e in cooperativa; in mezzo la chiesa di San Zeno. Poi, le scuole medie e, più tardi, le elementari. Nell'80 sorse il primo asilo nido, presieduto dalla compianta professoressa Anna Bonatti. Un quartiere dove praticamente manca nulla: dagli impianti sportivi alle scuole, dall'oratorio per i bambini al supermercato. Quella che non è andata mai in pensione è stata la voglia di ritrovarsi e fare beneficenza. Anche la sera dell'elezione del sindaco Turrini sono stati raccolti fondi per le associazioni locali. A il gruppo di Roberto Soncina confeziona e distribuisce doni ai piccoli e raccoglie soldi per le famiglie più bisognose.

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