Il sottopasso spaventa Porto Vecchio «Non siamo mai stati interpellati». Comitato in allerta dopo che il Comune ha annunciato la possibilità di realizzare una struttura per la ferrovia
Il sindaco: «Troppo allarmismo»
L’incarico per lo studio di fattibilità del sottopasso ferroviario in località Campo Sportivo ha suscitato nuova tensione negli abitanti di Porto Vecchio, allarmati dall’idea della costruzione di una nuova infrastruttura a ridosso del loro centro abitato. La preoccupazione ha spinto Paolo Scappini, presidente del locale comitato a scrivere al sindaco Bruno Dalla Pellegrina e all’assessore all’ambiente e territorio Michele Perbellini, lamentando la mancata preventiva informazione ai residenti di Porto Vecchio su scelte amministrative destinate poi ad incidere sulla loro qualità di vita. «Vengo casualmente a conoscenza», scrive Scappini, «come già in altre circostanze della delibera di Giunta per l’affidamento di un incarico professionale per uno studio di fattibilità del nuovo sottopasso ferroviario in località Porto Vecchio. Gli amministratori sono bene informati che la tensione nel quartiere è alta, per tutto quanto quest’amministrazione in fatto di infrastrutture intende addossare al nostro centro abitato, tale da renderlo invivibile». «In numerosi incontri», continua il documento, «è stato affermato e sottoscritto da parte degli assessori che saremmo stati informati per ogni decisione riguardante la nascita di nuove infrastrutture, per impedire che decisioni importanti siano calate dall’alto senza che i cittadini siano preventivamente informati». “Abbiamo visto nascere da un giorno all’altro, addossati al nostro quartiere, colossali capannoni, che hanno deturpato in modo irreversibile le nostre aree. Nessuno era stato informato. Ravvisiamo in questo l’assenza di una condotta trasparente nei nostri confronti, necessaria per un rapporto costruttivo tra cittadini e istituzioni. Le nostre richieste», conclude Scappini, «sono chiare, sono contenute nei documenti messi agli atti e più volte enunciate nei vari incontri con gli assessori. Chiediamo ancora una volta che esse non siano ignorate». «Trovo veramente eccessivo questo allarmismo», ribatte il sindaco di Peschiera, «visto e considerato che, come precisa la delibera, abbiamo semplicemente dato incarico ad un professionista di verificare la fattibilità di questo progetto. Prima di fare una casa, tutti ci informiamo se si potrà fare e quanto verrà a costare; solo dopo aver appurato questi dati si valuta il come ed in quel momento tutte le parti in causa vengono interpellate». «Parlare di altre infrastrutture o interventi mi pare pretestuoso, perché scelte come quella di destinare l’area di fronte all’abitato a zona artigianale — industriale erano già state fatte ben prima di questa amministrazione e mi riesce difficile pensare che Porto Vecchio non ne fosse a conoscenza». «Tornando al sottopasso, questo dovrebbe collegare la variante direttamente ai parcheggi in località Campo Sportivo; può anche darsi che, al contrario di quanto temuto dagli abitanti di Porto Vecchio, la sua realizzazione migliori, snellendola, la viabilità di quell’area; in ogni caso, come ho detto prendendo ad esempio la costruzione di una casa, una volta chiariti i termini della realizzazione di quest’opera, cioè fattibilità e costi», conclude Dalla Pellegrina, «gli abitanti di Porto Vecchio saranno certamente coinvolti, perché nessuno di noi amministratori ha mai pensato di far calare dall’alto decisioni, tantomeno su scelte importanti».