giovedì, Aprile 18, 2024
HomeAttualitàIl sorriso di una bambina illumina il "Miracolo" di una nascita "impos
La neo-mamma, gravemente allergica al lattice, ha potuto partorire grazie ad una sala operatoria “latex free” che fa di Desenzano uno dei due soli centri di riferimento in Lombardia, riconosciuto ed accreditato dalla Regione: l’altro analogo è a Milano –

Il sorriso di una bambina illumina il “Miracolo” di una nascita “impos

Una bella bambina ha arricchito il Nido dell’ospedale di Montecroce. Sana, già vivace il giusto, è coccolata dalla mamma e, con gli occhi, da familiari ed amici. Tutto bene, tutto normale: dov’è allora la notizia? Non nel parto cesareo, condotto perfettamente dall’équipe del professor Zaglio ed in particolare dalla dottoressa Simona Bresciani; non nell’essere la prima bimba, voluta e sospirata, ed aver così compiuto la felicità di una famiglia; non in tutte quelle cose così belle e così “normali” che accompagnano ogni nuovo fiocco, rosa o azzurro che sia. La notizia sta nel fatto che – a sentire le raccomandazioni più pressanti – questa piccola non avrebbe potuto esserci. Se lo era sentito ripetere più volte, negli anni scorsi, la neo mamma, una signora della Bassa bresciana, che per altro esercita un’attività nel terziario. Aveva infatti scoperto, in modo anche drammatico, di essere fortemente allergica al lattice. Questa, è una patologia che si può manifestare con sintomi importanti.Nella letteratura nordamericana i primi casi di allergia al lattice di gomma naturale furono descritti nel 1989; nel periodo 1990-93 la FDA (Food and Drug Administration) ha ricevuto più di 1100 rapporti di malattia associati alla allergia al lattice di cui 5 ad esito mortale.Le reazioni sistemiche più gravi quali orticaria generalizzata, asma, shock anafilattico colpiscono più frequentemente nel corso di contatti mucosali determinati da interventi chirurgici, cateteri, guanti, palloncini giocattolo e così via, attraverso materiali in gomma a basso grado di vulcanizzazione e presenza di polvere distaccante. L’allergia cutanea e/o respiratoria al lattice colpisce il 2.9 % degli operatori sanitari ospedalieri ed il 6.2% degli addetti alle sale operatorie secondo il più ampio studio europeo sull’argomento (complessivamente circa il 3 per cento dei soggetti allergici lo è al lattice).Anche per questo alla signora era stato inibita la frequentazione, a qualunque titolo, degli ambienti ospedalieri. Quindi della sala parto. Quindi il perentorio consiglio: niente figli. Un problema davvero serio, anche dal punto di vista psicologico.E non un problema isolato: infatti, il lattice costituisce la prima causa di asma professionale in Lombardia. L’atopia, così come la presenza di sintomi di tipo allergico per alcuni alimenti sono ritenuti fattori associati all’allergia al latice di gomma. L’associazione è stata segnalata con valori elevati nel caso di taluni frutti (banana 34%, kiwi 20%, avocado 25%). In soggetti allergici al lattice sono stati descritti casi di anafilassi all’assunzione di alimenti vegetali conseguenti ad allergia crociata col lattice di gomma.Per sviluppare il sintomo dell’allergia è di grande importanza l’entità, ma soprattutto la frequenza dell’esposizione. E questo era un rischio aggravante per la signora in questione, titolare di un avviato salone di coiffeur, dove i prodotti a base di gomma sono d’uso corrente quasi come nelle sale operatorie o negli ambulatori sanitari.Per lo studio e la lotta a questo particolare tipo di allergia in Italia esiste un centro importante, ma è ad Ancona. Ne settentrione non c’era nulla. Finché…Finché è arrivata l’Azienda Ospedaliera di Desenzano, dove oggi esiste il secondo centro lombardo di riferimento (l’altro è all’Ospedale Buzzi di Milano), riconosciuto e accreditato dalla Regione Lombardia. Tutto è cominciato un anno e mezzo fa, quando la perspicacia, la passione e la competenza di alcuni operatori e la disponibilità della Direzione generale si sono “saldate” ed hanno consentito la realizzazione di una sala operatorio cosiddetta “latex free”, libera cioè da ogni e qualsiasi componente, anche minima, a base di lattice di gomma.Il coordinatore delle sale operatorie aziendali (ricordiamo che gli ospedali dell’AO di Desenzano sono sei, su tre Presìdi) Enzo Formisano ha mutuato esperienze e conoscenze personali da incontri e convegni specialistici; l’anestesista dottor Nicola Petrucci, la pneumologa e responsabile dell’allergologia di Montecroce, dottoressa Antonietta Melchiorre con i rispettivi primari, dottor Walter Iacovelli e dottor Francesco Farisé hanno dato input organizzativo e realizzativo, trovando piena disponibilità da parte del direttore generale, dottor Angelo Foschini: si tenga presente che la realizzazione di una sala operatoria libera dagli allergeni del lattice costa molto, per la necessità di sostituire circa settecento tra strumenti e articoli – dal maggiore al minore – con altrettanti anallergici.Ma è stato fatto, così che – come ha dimostrato l’episodio che stiamo raccontando – oggi nel Presidio Ospedaliero di Desenzano i pazienti con questa insidiosa allergia e che necessitano di intervento chirurgico possono usufruire di una sala operatoria in grado di scongiurare completamente il rischio di gravi reazioni anafilattiche. Tutta l’assistenza pre-operatoria e post-operatoria viene garantita all’interno di un percorso “latex-free”, con stanza di degenza individuale e ad accesso controllato. “Il Servizio – spiega lo stesso sito dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano, all’indirizzo www.aod.it – è offerto agli utenti in ottemperanza alle Linee Guida della Regione Lombardia, ed è basato presso il Dipartimento di Emergenza dell’Ospedale di Desenzano, diretto dal dott. W. Iacovelli. Il Servizio di Allergologia, afferente alla U.O. di Pneumologia, fornisce tutta l’assistenza medica necessaria allo studio diagnostico ed al trattamento dell’allergia”. Il Servizio viene al momento “offerto per interventi in elezione nelle Specialità di Ortopedia, Chirurgia generale, Ostetricia e Ginecologia, ORL e Oculistica. In urgenza, per intervento di taglio cesareo e chirurgia minore (es. appendicite acuta). La tipologia degli interventi possibili è comunque in continua espansione”. Ed esiste, come dimostra naturalmente il caso in questione, la possibilità per le donne gravide allergiche al lattice di poter essere seguite durante tutta la gravidanza (ecografie, controlli ostetrici, amniocentesi) e fino al parto, sia esso spontaneo o cesareo. A tutt’oggi, sono stati effettuati con successo numerosi interventi chirurgici su pazienti che in precedenti occasioni avevano presentato gravi reazioni allergiche fino al coma e all’arresto cardiaco. Per informazioni e per altre necessità si possono contattare i referenti del progetto: dott. N. Petrucci, medico, Anestesia-Rianimazione. Tel. 030.9145.338 Coordinatore Aziendale Sale Operatorie (AFD E. Formisano) Dr.ssa A. Melchiorre, responsabile Servizio di Allergologia. Tel. 030.9145223Blocco operatorio (Resp. G. Muraro, IP L. Brunetti, D. Colombo) Tel. 030.9145.301 dott.ssa D. Bresciani, medico, ostetricia-ginecologia. Tel. 030.9145.261

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video