Il fortunale che si è abbattuto proprio alla fine dell'estate sull'Alto Garda nel corso della notte tra mercoledì e giovedì scorsi ha provocato ingenti danni anche nel settore dell'agricoltura cosiddetta minore: le fortissime raffiche di vento hanno infatti investito in pieno i castagneti della zona di produzione tipica del marrone trentino compresa tra le località di Braila, Be, Carobbi e Troiana nella parte settentrionale del territorio arcense posta tra i 450 e i 700 metri di quota, sulle pendici nordoccidentali di monte Stivo, dove si trovano alcuni dei maggiori produttori.I più bei rami dei secolari alberi – dai quali tra un paio di settimane si attendevano i primi frutti di una stagione che si annunciava ottima – molto appesantiti dal carico straordinario di frutti ancora rinchiusi nei «ricci» e quindi quanto mai fragili non hanno sopportato l'aggressione delle fortissime folate e si sono spezzati: facendo perdere ai proprietari delle piante non solo il raccolto dell'annata, ma anche quello delle prossime stagioni.Il danno è ancora maggiore perchè i castagni, che erano stati sottoposti negli ultimi anni a radicali interventi di potatura, stimolati dal piano straordinario di incentivi della provincia per il settore, avevano riformato chiome imponenti e stavano incominciando con attesi incrementi di produzione a ripagare delle spese sostenute.Ai danni per il mancato raccolto si dovranno aggiungere in molti casi anche i costi per rimettere le piante in condizione per ora di sopravvivere e di riprendere a produrre tra qualche anno.
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