venerdì, Aprile 19, 2024
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Una vita di servizio/1. La suora originaria di Lazise sta per rientrare a Marituba dove aiuta da anni i lebbrosi procurando medicine altrimenti introvabili

Imelda torna in Brasile

Tutto è ormai pronto per il ritorno in Brasile. Anche lo spirito è carico di nuova energia. E non poteva essere altrimenti per chi da oltre 30 anni si dedica quotidianamente al prossimo più umile e disagiato. Suor Bruna Imelda Sabaini è appunto tutto questo: un animo nobile e sincero donato agli altri. La sua missione di vita l’ha portata a consacrarsi e a dare il meglio di sé a chi è in grave stato di abbandono e difficoltà. Oggi la sua terra di operazione è il Brasile, la lontana Marituba. Là vivono i suoi lebbrosi e le famiglie in via di guarigione da questa tremenda malattia che mutila inesorabilmente il corpo e che costringe chi ne è affetto ad essere isolato e per certi versi completamente ripudiato dalla vita sociale. Tra qualche giorno la missionaria delle Piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto tornerà in Brasile dopo un periodo di riposo fra la sua gente, nella sua terra natale di Lazise. Ha vissuto questa manciata di giorni in famiglia, assaporando ogni attimo della sua permanenza in Italia. Ha trovato tantissima vicinanza e ha ritrovato molta della gente che ha lasciato qui tanti anni fa, prima dell’impegno missionario. «Ho trovato un grandissimo calore umano», afferma la religiosa, «che mi ha dato un grande alito di vitalità e mi rinfranca ogni giorno nel mio agire per il prossimo. Mi occorreva una ricarica e qui veramente l’ho trovata viva più che mai». I primi ad accogliere la suora, oltre alla famiglia, sono stati gli amici dell’associazione San Martino in Calle, da alcuni anni gemellati con lei e con i suoi lebbrosi di Marituba. E proprio loro sono stati i primi a consegnare a Suor Bruna Imelda un gesto di generosità importante per i lebbrosi. Si tratta di qualche milione frutto delle attività promosse durante la festa del patrono San Martino. La cifra si è arricchita grazie al al contributo di diverse altre persone. I più hanno voluto restare anonimi proprio perché la carità deve essere un gesto nobile e riservato. Il ritorno in Brasile per Suor Bruna Imelda sarà quindi ricco sia nella misura della ricarica affettiva della sua gente sia per la generosa partecipazione dei lacisiensi ai loro fratelli meno fortunati. «Il canale diretto ora attivato con la gente di Lazise sarà un sicuro veicolo per far confluire ancora maggiore acqua», sottolinea Fiorella Azzali, presidente dell’associazione San Martino in Calle, «ai lebbrosi e a quanti vivono attorno al lebbrosario, com’è noto inserito in un contesto ospedaliero curato dagli amici di Don Calabria».

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