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La Regione ha stanziato mezzo milione di euro per migliorare gli attracchi di Navigarda a Lazise e Garda. In località Bosca di Pacengo è prevista una nuova struttura privata

In arrivo nuovi posti barca

Mezzo milione di euro per i nuovi attracchi dei battelli nei centri di Garda e Lazise. Il finanziamento è stato appena deliberato dalla Giunta regionale del Veneto nell’ambito delle iniziative per il potenziamento e la manutenzione dei porti del lago, su proposta dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso. Con questo innesto di fondi, a Garda viene attuato il secondo stralcio dell’adeguamento del molo di San Carlo, di fronte alla villa dei conti degli Albertini. A Lazise si intende invece realizzare un pontile d’attracco per le imbarcazioni del trasporto pubblico, completo di molo con corsia riservata ai passeggeri e opere accessorie, il tutto ricompreso nel progetto di riqualificazione di un’area pubblica. Relativamente all’iniziativa che riguarda il Comune di Garda, è fissato per il 31 dicembre 2007 il termine ultimo per la redazione del certificato di collaudo dell’opera e per l’accertamento della spesa sostenuta. Il termine per rendicontare la somma destinata al pontile da realizzare su territorio di Lazise, invece, è stato determinato in cinque anni. La notizia è stata evidentemente accolta con soddisfazione nelle due località rivierasche. «L’impegno della Regione a favore del miglioramento della portualità», afferma infatti il sindaco di Lazise, Renzo Franceschini, «è senz’altro da salutare con piacere. Il tema dei porti, del resto, è di considerevole importanza per un centro turistico come Lazise». «Attualmente, nel nostro Comune sono allo studio due diversi interventi in quest’ambito», scende nei particolari il primo cittadino, «il primo riguarda il capoluogo, dove è necessario un adeguamento dell’attracco dei battelli che svolgono servizio di linea. L’altro riguarda un’area convenzionata in località Bosca, presso Pacengo, dov’è previsto un porto privato». Per quanto concerne il Comune di Garda, è il vicesindaco Gian Paolo Rossi a commentare l’intervento di Venezia. «Lo stanziamento regionale sul molo di San Carlo», afferma infatti Rossi, «consente di migliorare la qualità del servizio pubblico e l’accessibilità all’area portuale». Il cosiddetto molo San Carlo, che prende il nome dalla chiesetta che sorge lungo il muro di cinta del parco di Villa dei conti degli Albertini, viene allungato di qualche decina di metri. In questa maniera non dovrebbero più esserci problemi di avvicinamento per i battelli di linea della Navigarda, come è accaduto quest’estate in più punti del lago: basta intoppi per l’acqua bassa in caso di siccità, insomma, e basta intralci coi piccoli natanti da pesca e da diporto in entrata e in uscita dal porto. Attualmente l’approdo dei battelli della Navigarda divide a metà l’area portuale: da un lato c’è il porto vecchio, dall’altro si trova il porto nuovo, adiacente al Lido. I posti barca del porto vecchio sono stati di recente aumentati grazie alla realizzazione di una banchina galleggiante voluta dal Comune con un investimento di un paio di centinaia di migliaia di euro. Con il prolungamento del molo, come ha tenuto a sottolineare il sindaco Davide Bendinelli, vengono a crearsi i presupposti per un futuro ampliamento anche del porto nuovo: secondo quanto previsto dal piano pluriennale delle opere pubbliche, il Comune vorrebbe infatti aggiungere all’approdo esistente anche un braccio perpendicolare, che punti di fatto verso il molo del porto nuovo, creando così una specie di terzo porticciolo. Il tutto da realizzare con una spesa complessiva che è possibile ipotizzare dell’ordine di due milioni e mezzo di euro.

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