venerdì, Aprile 19, 2024
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Sono il 5,7% della popolazione, mancano le case

In aumento gli stranieri

Anche nei primi sette mesi del 2000 resta massiccia l’immigrazione di stranieri nella cittadina aloisiana: i dati dei servizi demografici dicono che rispetto all’inizio dell’anno ci sono 79 stranieri in più, per un totale di 1.043 residenti. Se il flusso si dovesse mantenere costante, a fine dicembre gli immigrati regolarmente registrati in anagrafe potrebbero arrivare a quota 1.100. Anche la percentuale degli stranieri sulla popolazione complessiva è indicativa: il 5,7%, contro una media nazionale del 2,2%.Evidentemente le numerose attività produttive dell’Alto mantovano, e soprattutto le aziende castiglionesi, riescono ad assorbire una parte consistente di manodopera, dato che gli immigrati regolari hanno generalmente un posto di lavoro. Resta più difficoltosa la ricerca di un’abitazione, vista la saturazione dei Cinque Continenti e l’onere molto pesante per gli affitti in altre zone della cittadina. Tornando alle statistiche, si nota che fra questi stranieri, ben 995, pari al 95%, sono di provenienza extracomunitaria: originari di 44 diversi Paesi del mondo, primeggiano i marocchini (350 unità), seguiti dai nigeriani (186) e dagli jugoslavi (105). Consistenti inoltre le colonie che giungono dal Ghana (70), dalla Cina (53), dall’Albania (32), dal Vietnam (22) e dalla Somalia (19). Per quanto riguarda l’immigrazione interna all’Unione Europea, primeggiano i tedeschi, con 17 presenze sul territorio castiglionese. Una realtà multietnica così consistente crea naturalmente nuovi bisogni: per quanto riguarda, per esempio, luoghi di culto e di riunione, il comune ha messo a disposizione il Palazzo Menghini, che presto però sarà oggetto di interventi di ristrutturazione. In campo scolastico l’amministrazione ha messo in campo, insieme agli istituti dell’obbligo, il progetto «Interculturalmente» per favorire l’inserimento degli studenti stranieri. Da parte sua l’assessorato ai Servizi sociali ha in cantiere la costruzione di un centro di prima accoglienza, per dare una risposta al bisogno d’emergenza di alloggi temporanei, e lo sportello per stranieri in collaborazione con la Provincia, il volontariato e le forze sindacali: in questo modo si spera di supportare l’integrazione sociale e lavorativa degli immigrati.

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