venerdì, Aprile 19, 2024
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Il progetto definitivo del Ripristino ambientale della provincia approda in comune per la serie dei prescritti nullaosta. Previsti dall'architetto Bertoluzza due ponti su viale Trento e via Grez

In bici lungo il torrente da Varone al lago

Dalla cascata del Varone, o quantomeno dal ponte dell’Alberello, al lago, tutto in bici, in assoluta tranquillità senza attraversamenti di strade percorse da automobili: il progetto della più importante ciclabile rivana è stato licenziato dal Ripristino ambientale lo scorso dicembre.Il primo tratto, dalla cascata all’Alberello, è promesso dal piano comunale delle opere pubbliche: entro il 2006 in fregio al torrente saanno spesi 500.000 euro (155 a carico dei rivani) per marciapiede e pista ciclabile. Dal ponte al lago interviene la provincia: l’architetto Bertoluzza, di Trento, ha licenziato il progetto definitivo che ora attende i prescritti nulla osta prima di approdare alla fase dell’appalto. Fino all’incrocio con via Fornasetta la pista corre in sinistra orografica del torrente, e cioè sul lato nord, di lato alla fila di abitazioni; quindi passa sulla sponda sud, corre dietro il complesso della scuola alberghiera, passa alle spalle dell’intero quartiere Due giugno, scavalca all’altezza della galleria, con un nuovo ponte che dovrà essere costruito, viale Trento. Lì, anzichè proseguire alle spalle delle case del Rione Degasperi, la pista ciclabile devierà verso nord quel tanto da immettersi sul collegamento per ora solo progettato, fra via Grez ed il centro Duemila. Il collegamento progettato dall’ingegner Tavernini è nel piano opere pubbliche per l’anno in corso: la ciclabile, sul lato sud ovest, sarà larga 3 metri e separata dalla sede stradale da un’aiola. Per superare via Grez è prevista la costruzione di un secondo ponte e di lì in avanti, tornata la pista sulla sinistra orografica del torrente, c’è solo una volata sfiorando i capannoni della cartiera del Garda, fino all’incrocio con viale Rovereto, proprio all’imbocco di quella porzione dell’area ex Cattoi già utilizzata per i raduni del Bike festival che continua senza interruzioni nel parco fluviale che sta interessando, da qualche mese a questa parte, la porzione terminale del corso unificato dei due torrenti, Albola e Varone. La scheda 52 del piano delle opere pubbliche prevede inoltre una spesa di 250 mila euro per l’illuminazione pubblica dell’intero tratto: la provincia esegue plinti, pozzetti e cavodotto e l’Ags interviene successivamente per la posa in opera dei pali, i collegamenti e l’attivazione dei punti luce. Nel parco fluviale si è già sul lungolago, basta girare verso sinistra e correre verso la litoranea, verso Linfano e Torbole. I sogni – che potrebbero essere anche abbastanza vicini alla realtà – riguardano poi l’opzione contraria, la possibilità d’una curva a destra: superato in qualche modo il centro storico, dovrebbe potersi aprire la direzione del nuovo lungolago e della Ponale in odore di recupero. La giunta ha infine incaricato il trentino ingegner Forrer della redazione d’un piano generale per la sicurezza di tutte le ciclabili sul territorio comunale.

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