giovedì, Aprile 18, 2024
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Ha riscosso un particolare successo ad Arco la nona edizione della rassegna dedicata all’editoria gardesana alla quale hanno partecipato 82 case che hanno presentato oltre 1.400 titoli.

In cinquemila tra le pagine del lago

Più di cinquemila persone si sono tuffate da sabato 24 novembre fino a domenica scorsa tra le pieghe dei libri in mostra al casinò di Arco, in occasione della rassegna Pagine del Garda. Gli oltre 1400 titoli in esposizione e vendita, le 82 case editrici direttamente intervenute assieme a musei ed enti, il flusso costante di appassionati, curiosi, interessati da ogni parte delle sponde benacensi, testimoniano il valore di un’iniziativa che riscuote apprezzamenti e riconoscimenti. E c’era proprio di tutto sulle bancarelle, ricerche per tutti i palati, saggi per tutti i gusti, racconti per qualsivoglia atmosfera: dai graziosi fumetti di animaletti che illustrano ai più piccoli la complessità del villaggio palafitticolo di Molina di Ledro al possente volume per addetti ai lavori «L’invasione francese del Trentino nel 1703», che ha tra i suoi autori Mauro Grazioli e l’arcivescovo di Trento Luigi Bressan; dalle guide al lago in tedesco alle pubblicazioni certosine del museo storico; dalla pregevole raccolta di immagini del Basso Sarca scattate dal fotografo Flavio Faganello e curata dal professor Romano Turrini, alle innumerevoli opere sul Benaco. Gli editori erano di tutto il bacino benacense e dell’entroterra, del Bresciano, del Mantovano, del Veronese, del Trentino e non solo. E tra essi figuravano anche biblioteche, musei, enti e associazioni, il parco Alto Garda bresciano come la Comunità del Garda. La rassegna ancora una volta, ed è la nona edizione, ha colpito nel segno. Anche quest’anno ha offerto un punto di riferimento agli storici locali, a chi ama le tradizioni gardesane, la cultura lacustre e dell’entroterra, l’ambiente, l’archeologia, la narrativa? «La rassegna è stata visitata da tantissima gente», ha commentato soddisfatto Selenio Ioppi, già sindaco di Arco, presidente del comitato Il Sommolago, che l’ha organizzata con cura e professionalità. «Non c’è mai stato il pienone che abbiamo registrato quest’anno, forse perché la rassegna è stata posticipata di una settimana rispetto al solito o forse per il bel tempo. In ogni modo, il riscontro è davvero incoraggiante. Pagine del Garda, peraltro, grazie anche alla sensibilità del Comune di Arco, al contributo delle Casse rurali e al sostegno delle case editrici è riuscito ancora una volta a garantire l’ingresso gratuito per i visitatori e la partecipazione gratuita degli espositori». L’associazione Il Sommolago è nata 19 anni fa e «dopo una decina d’anni, nel 1992», ha ricordato Ioppi ripercorrendo la storia della rassegna «abbiamo deciso di dar vita a Pagine del Garda. Alla prima edizione abbiamo raccolto sette-ottocento titoli. L’iniziativa è poi cresciuta man mano fino ad oggi, quando anche i quotidiani nazionali ne danno ottimo risalto». Tra i titoli che vanno menzionati nell’edizione appena conclusasi, oltre a quelli già citati, va ricordato «Il lago di Garda», volume ricco di documentazione iconografica, cartografie e materiale d’archivio curato da Ugo Sauro, Carlo Simoni, Eugenio Turri, Gianmaria Varanini, edita dalla Cierre Edizioni di Sommacampagna, Grafo di Brescia e «Sommolago» di Arco in collaborazione con l’Università di Padova. Non va dimenticata nemmeno l’anteprima italiana del libro di Martin Freud «Mio padre Sigmund Freud», presentato da Luciano Bonuzzi e Francesco Marchioro, il traduttore, e di cui, per l’edizione in lingua italiana, il Sommolago possiede i diritti. E nemmeno la raccolta degli atti del convegno su Nietzsche, «Attualità e inattualità di Nietzsche» e la seconda edizione del premio giornalistico Aldo Gorfer. In prospettiva per il prossimo anno Ioppi accarezza di dare ancora maggior respiro alla rassegna con una probabile sinergia con le associazioni montane come la Sat e «offrire al pubblico», ipotizza il presidente «una mostra fotografica di Silvio Pozzini».

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