venerdì, Aprile 19, 2024
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Presentato un documento programmatico che verrà discusso il due maggio e il Consiglio ricorda Eugenio Turri. L’ex sindaco di San Zeno è candidato a guidare l’ente del Monte Baldo

In Comunità rispunta Castellani

Mentre il consiglio esautorato della Comunità montana del Baldo approva un bilancio tecnico ma non fa passare la nomina del revisore dei conti, si profila per l’ente una nuova maggioranza. È accaduto tutto tra giovedì 14 aprile, in occasione dell’ultimo consiglio comunitario, e il lunedì 18 aprile, quando è stato depositato a Villa Nichesola un documento programmatico di governo. Sarà quest’ultimo, non appena insediatosi e se davvero si insedierà, a prendere in mano le redini dell’ente senza giunta da quasi un anno, dopo aver nominato il revisore, figura obbligatoria per statuto. Ma ecco i nomi del presidente, del vicepresidente e dei papabili assessori che, come proposto dai nove sindaci dei Comuni, sono rappresentanti delle rispettive maggioranze. Alla presidenza è stato proposto Cipriano Castellani, assessore comunitario (dal 2000 ad oggi), in passato sindaco e ora assessore a San Zeno di Montagna, presidente per un anno della stessa Comunità montana, dal 1999 al 2000; candidato alla vicepresidenza è invece Guerrino Coltri, prima sindaco ora vicesindaco a Ferrara di Monte Baldo. La giunta è invece formata da Virgilio Asileppi sindaco di Brentino Belluno, Mirco Campagnari sindaco di Rivoli, Roberto Franceschetti consigliere comunale con delega alle scuole a Caprino, gli assessori Armando Lorenzini per Costermano, Virgilio Pozzani per Torri, Ferdinando Sbizzera per Malcesine. Ora che il documento è stato presentato, il Consiglio è stato convocato per lunedì 2 maggio alle 20,30 e, all’ordine del giorno, sono previste la presentazione del programma, il dibattito sulle dichiarazioni rese dai candidati, le elezioni di presidente e giunta. Tutto questo sarebbe già dovuto accadere a febbraio, quando invece le sedute convocate ad hoc andarono deserte per tre volte. Qualora anche il 2 maggio nessuno dovesse presentarsi, la seduta è riconvocata per il 3 e il 4 maggio. Giovedì 14 aprile intanto è spettato al vecchio gruppo approvare il bilancio di previsione, anche se erano presenti solo 14 consiglieri su 27. All’ordine del giorno c’erano il bilancio di previsione 2005 — bilancio pluriennale e relazione previsionale e programmatica 2005/ 2007 — programma 2005/2007 ed elenco 2005 dei lavori pubblici, programma per il 2005 degli interventi: «L’approvazione del bilancio è stata all’unanimità, un gesto di collaborazione con l’amministrazione per garantire alla Comunità una continuità senza scossoni, i nostri successori avranno così in mano uno strumento operativo non appena si insedieranno», commenta Luigi Castelletti, ancora presidente. Essendo un bilancio previsionale meramente tecnico, è stata praticamente presa la spesa fissa dell’anno scorso e riportata in previsione per quest’anno: due milioni di euro in totale. Se anche la nomina del tesoriere per il periodo 2005/2009 è stata approvata all’unanimità, lo stesso non è valso per l’ultimo punto all’ordine del giorno, cioè l’ elezione del revisore dei conti per il triennio 2005-2006-2007. «Faccio presente che serve la maggioranza assoluta dei componenti il consiglio (che sono 27), cioè 14», sottolinea Castelletti, «avremmo dovuto da tempo avere un revisore dei conti, obbligatorio all’ente per navigare. Vi invito alla compattezza». Si passa ai bigliettini, ma alla lettura mancano due voti. «Peccato, non siamo stati in grado di garantire questo organo alla prossima amministrazione», commenta Castelletti, «significa che i nostri successori dovranno preoccuparsene subito». Non sarà alla prima seduta, quando non si può andare oltre il voto per la convalida della nomina dei consiglieri, l’approvazione del documento programmatico e l’elezione di presidente e giunta, ma alla seconda, quando «il primo argomento all’ordine del giorno sarà l’elezione del revisore dei conti». Questo Consiglio, che non dovrebbe riunirsi più, ha dedicato poi alcuni minuti al ricordo di Eugenio Turri, il geologo veronese scomparso il giorno di Pasqua a 78 anni, che fece del Baldo e della montagna la sua vita. Lo ha ricordato, a nome di tutti, il presidente Luigi Castelletti e il consigliere Virginia Cristini ha letto alcune sue riflessioni. «Noi amici, studiosi, animatori, escursionisti, associazioni culturali e ambientali siamo molto addolorati per la perdita di questo eminente studioso che tanto vicino è stato alla realtà del Monte Baldo per cui ha fatto tante cose belle», ha detto Cristini. «Ci ha lasciato un grande vuoto», ribadisce Castelletti, che ha chiesto a Cristini di redigere un verbale da far avere ai familiari a testimonianza «del nostro modo di sentire».

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