giovedì, Aprile 18, 2024
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Riprende decisamente quota il progetto della Comai-bis, quei 400 metri di strada (5 miliardi la spesa) che dall'incrocio viale dei Tigli-statale della Val di Ledro dovranno sbucare su viale Trento.

In dirittura d’arrivo la Comai-bis

Riprende decisamente quota il progetto della Comai-bis, quei 400 metri di strada (5 miliardi la spesa) che dall’incrocio viale dei Tigli-statale della Val di Ledro dovranno sbucare su viale Trento consentendo di decongestionare viale dei Tigli, Varone e la zona della Pasina. Nei giorni scorsi il progettista, l’ingegner Bruno Gobbi Frattini dello studio Ata di Arco, ha consegnato in Comune il progetto rivisto e aggiornato secondo le condizioni imposte dalla Provincia. L’elaborato è stato firmato dal sindaco Cesare Ma-lossini e inviato alla Tutela e Paesaggio che nell’arco di un paio di settimane lo prenderà in esame e dovrà approvarlo. Dopodiché l’iter burocratico continua, nella speranza di arrivare alla gara d’appalto entro la fine dell’anno e iniziare i lavori nei primi mesi del 2.001. La durata dell’intervento è prevista, e verrà stabilita nel contratto con la ditta vincitrice dell’appalto, in 6 mesi di lavori. Il che significa che per l’autunno-inverno dell’anno venturo l’agognata “Comai-bis” (oggetto di scontri verbali anche violenti tra l’amministrazione rivana e l’ex assessore provinciale Nerio Giovanazzi) sarà realtà. Il nuovo progetto dell’ingegner Gobbi Frattini non differisce più di tanto rispetto al primo elaborato di due anni or sono. Allora, dopo l’ok della Tutela Paesaggio, l’ufficio Viabilità della Provincia diede l’ok con la condizione di inserire all’incrocio tra la statale della Val di Ledro e viale dei Tigli una rotatoria che regolasse con più efficacia di un incrocio normale i flussi di traffico nelle quattro direzioni. La delega progettuale e d’opera affidata al Comune da parte della Provincia ha consentito di accelerare i tempi. E l’ingegner Gobbi Frattini ha realizzato, d’accordo con l’amministrazione comunale, una nuova “rotatoria allungata”, ovvero una rotatoria di forma ellittica con un raggio medio di 13,50 metri lineari, larghezza della carreggiata di 7,5 metri suddivisa in due corsie di 3 metri e 75 centimetri cadauna. Tra corsie di marcia e aiuola centrale verrà realizzato anche un anello invalicabile di un metro e mezzo. A tale scopo verrà attuata anche una copertura parziale del torrente Albola mediante soletta in calcestruzzo armato. La nuova strada che partirà da viale dei Tigli sarà a carreggiata unica, a doppio senso con 2 corsie; nel tratto iniziale e finale verranno inseriti due marciapiedi di raccordo con quelli esistenti di 2 metri e 20 di larghezza. Nei tratti di innesto su viale dei Tigli e viale Trento la sede stradale verrà allargata per permettere l’inserimento della corsia centrale mentre a lato della nuova strada, sul lato nord nello spazio compreso tra la stessa e l’argine del torrente Albola verrà realizzato un marciapiede-pista ciclabile di 2 metri e mezzo di larghezza. Il tracciato stradale sarà realizzato ai piedi dell’argine del torrente Albola, pressoché alla quota del terreno circostante; la pista ciclabile verrà invece sopraelevata rispetto alla sede stradale per avere una maggiore sicurezza dei pedoni e dei ciclisti e per un migliore inserimento ambientale. Un muro di sostegno rivestito in sassi definirà la separazione tra l’asse viario e la pista ciclo-pedonale. Importante è poi lo sbocco “momentaneo” su viale Trento: in attesa del prolungamento definitivo e del raccordo con la provinciale di S. Giorgio che implicherà la realizzazione di un’altra rotatoria su viale Trento, lo sbocco sarà regolato da un “semaforo intelligente”, in grado cioè di modulare la durata delle fasi lungo le direttrici assegnate in relazione al numero dei veicoli in transito. Dal punto di vista burocratico, una volta ottenuto il visto della Tutela-Pae-saggio, il progetto andrà in Provincia all’ufficio viabilità e a quello dei bacini montani, poi in commissione edilizia e quindi potrà partire l’iter degli espropri che riguardano Riva Sport Center (e quindi Tretter), Telecom e Atesina. “La compatibilità tra Prg e Puc consente di far decollare subito gli espropri – afferma l’assessore Matteotti – Se la famiglia Tretter farà opposizione, bisognerà ricorrere ad un decreto del presidente della giunta provinciale”.

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