venerdì, Aprile 19, 2024
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Sono ormai una trentina le proposte didattiche del Museo civico rivolte agli studenti dalle elementari alle superiori Destinate a crescere le 3800 presenze dell'anno scolastico 2001-2002

In laboratorio un vero scavo archeologico

L’attività didattica rappresenta ormai uno dei punti di forza del Museo «uscito sul territorio» a rincorrere la vocazione antica a proporsi, mettendo a frutto specifiche competenze, come supporto attivo accanto alla scuola nella formazione/informazione dei giovani.Lo testimonia un aspetto particolare del depliant distribuito in questi giorni negli istituti scolastici cittadini, dalle elementari alle superiori, per illustrare la gamma delle possibilità che il Museo mette a disposizione delle classi che decidano di sfruttarle. L’aspetto particolare sta nella capacità di ampliare l’offerta accogliendo le proposte che arrivano da singole iniziative di qualche istituto, curando anche la formazione degli insegnanti: insegnando cioè agli interlocutori privilegiati dell’istituzione, quali appunto i professori, come operare per garantire i migliori risultati in termini di apprendimento per i ragazzi. Nel contesto delle proposte rivolte all’ampliamento dell’attività formativa entrano così, dopo la fase sperimentale della primavera scorsa, il Laboratorio di fotografia (otto incontri di due ore per un approccio non convenzionale alla «scrittura di luce»), il Laboratorio intorno a un tavolo (10 incontri di tre ore per riscoprire fantasia e creatività attraverso la realizzazione di lampade, sedie, arredi, soprammobili, vasi), ed il Laboratorio video (10 incontri di tre ore per sviluppare un progetto video, dalla fase progettuale alla raccolta delle immagini, privilegiando l’aspetto artistico rispetto a quello tecnico della ripresa cinematografica). Per approfondire il rapporto col territorio il Museo propone, fra il resto, l’individuazione e la mappatura del percorso del vecchio trenino Rovereto Riva, la ricerca e la catalogazione di insegne, scritte ed iscrizioni in tedesco sugli edifici soprattutto arcensi, mappatura catalogazzione ed etichettatura delle specie vegetali del Brione fino alla produzione di uno specifico depliant sul monte. L’archeologia è presente con una proposta di scavo simulato: in un cassone in laboratorio verranno nascosti dei «reperti» da scoprire, catalogare, ripulire, fotografare, dopo aver rimosso nel rispetto delle tecniche i diversi strati di terreno, proprio come accade nella realtà. Nell’anno scolastico 2001-2002 le iniziative didattiche del Museo sono state seguite da 3800 studenti provenienti soprattutto da Riva, Arco, Tenno e Nago-Torbole, con qualche rappresentanza da Dro e dalla val di Ledro. Quattro consulenti esterni lavorano con gli insegnanti ed i ragazzi nei laboratori permanenti: uno per la pinacoteca, due per l’archeologia, uno per il settore storico. «Curiosando attraverso le finestre della storia» ed il «Filo di Arianna» per capire le mostre, completano su spunti specifici il ventaglio della trentina di proposte articolate per i diversi livelli di apprendimento.

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