La particolarissima rassegna pittorica che sta per aprire i battenti a Desenzano è accompagnata da un catalogo omonimo, ovvero «Prìncipi degli studi», che è stato realizzato per l’occasione dalla edizioni «Skira» e che raccoglie oltre settanta ritratti di allievi dei collegi nobiliari dell’Italia settentrionale dell’Ottocento. Un documento di interesse quasi paragonabile alla stessa mostra, e che l’assessorato alla Cultura del Comune di Desenzano (guidato da Maria Vittoria Papa) e il sindaco Fiorenzo Pienazza hanno voluto produrre e presentare con una vernice ufficiale a palazzo Bonoris, sede dell’Ateneo di Brescia. Si tratta di un progetto nato dalla volontà di ordinare un nucleo di ritratti ritrovati quasi casualmente, e un tempo, come riferito nel servizio a fianco, conservati nella quadreria del collegio-convitto fondato nel 1812 da Girolamo Bagatta. La raccolta di opere, risalenti a un’epoca a cavallo tra l’età neoclassica e quella romantica, ovvero tra il 1802 e il 1871, è una collezione di «exempla virtutis»: moniti di virtù e valore umano. Lo studioso ed esperto di collegi nobiliari del ’700-’800 Sergio Onder, che insieme ai docenti accademici Anna Maria Zuccotti e Bernardo Falconi ha curato sia la mostra sia la pubblicazione, definisce il volume come «il primo censimento parziale di alcuni collegi italiani: un importante documento storico di opere che ricostruiscono uno spaccato della vita collegiale e che rappresentano uno specchio della nobiltà italiana dell’800».
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