giovedì, Aprile 25, 2024
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Grazie al lavoro dei volontari alpini l’entroterra gardesano è alla portata di tanti escursionisti e turisti. Il sentiero è stato sistemato dalle Penne nere della Monte Suello

In sicurezza sul monte Zingla

I volontari della sezione alpini della «Monte Suello», che comprende tutti i gruppi del Garda bresciano e della Valle Sabbia, hanno cominciato a sistemare e a recuperare i sentieri dell’entroterra gardesano.«Abbiamo tracciato il percorso numero 12, del monte Zingla – ricorda Silvano Bertoletti, il responsabile dell’attività di recupero dei sentieri -, dando la possibilità agli escursionisti di arrivare in cima o fare il giro completo con ritorno al rifugio. Il numero di quanti hanno utilizzato questo sentiero è notevolmente aumentato. Con la primavera eseguiremo lavori sul tratto esposto, prima di giungere sulla vetta con la posa di corde di acciaio e pali di ancoraggio di ferro, rendendo ancora più sicura la salita. Prima della stagione estiva spero che vengano messi in ordine i sentieri rimasti ancora in sospeso, oltre a effettuare la normale manutenzione di quelli già recuperati».Giancarlo Pelizzari parla invece dell’attività svolta nel 2006 per quanto riguarda la salvaguardia della montagna e il rispetto dell’ambiente. «Nelle scuole – spiega Pelizzari – abbiamo proiettato diapositive sulla flora e la fauna delle nostre zone. Mattia Manovali, Edoardo Capelli e Gianbattista Turina hanno saputo coinvolgere più di 600 alunni delle elementari di Manerba, Pozzolengo, Mura, Vobarno, Roè Volciano, Casto, Vestone, Bagolino e Preseglie. Tutti i gruppi si sono poi impegnati nell’organizzare la festa degli alberi, le giornate ecologiche per la pulizia degli argini di fiumi, torrenti e parchi, le marce didattiche, ecc. Per il terzo anno consecutivo abbiamo poi realizzato con intere scolaresche l’escursione con pernottamento al nostro rifugio di Campei de Cima. Hanno aderito con entusiasmo a questa proposta le scuole elementari di Desenzano, Manerba, Roè Volciano, Sabbio Chiese, Casto, Comero, Pertica Bassa e Vobarno, le medie di Vestone, il liceo Medi di Salò».«Durante l’estate – ricorda ancora Giancarlo Pelizzari – abbiamo ospitato due grest: il 20 e 21 luglio 65 bambini di Polpenazze; a fine agosto, per cinque giorni, 21 alunni di Sabbio Chiese. I vari gruppi di alpini hanno messo a disposizione i mezzi di trasporto per il servizio e l’assistenza; Renato Cerqui e i suoi collaboratori hanno dimostrato pazienza con i più turbolenti: le guardie del corpo forestale dello Stato si sono date da fare per aiutare i ragazzi a scoprire i segreti della natura, e ad ammirare le meraviglie dell’ambiente delle nostre montagne».In tema di escursioni, si è deciso di effettuare il prossimo 1 luglio il pellegrinaggio sui luoghi della Grande guerra 1915-18. Località prescelta: il forte di cima Ora, sull’altopiano del Baremone. «Non deve essere solo un momento di svago o una camminata per abbattere qualche chilo di troppo – interviene Bertoletti -, ma il giorno del ricordo. Ogni montagna per noi ha la sua colonna mozza: l’Adamello, l’Ortigara, il col di Lana, il monte Nero…».L’anno scorso l’appuntamento è stato allo Stino. «Il gruppo di Capovalle – conclude Silvano Bertoletti – si è adoperato nell’organizzare la cerimonia e tracciare il sentiero. Quelli di Rivoltella hanno attrezzato il percorso della cengia di arroccamento a bocca Cocca, lasciando l’attrezzatura fissa, in modo da consentire agli escursionisti la possibilità di visitare l’osservatorio, risalente al 1866, sulla val Pimobino e il lago d’Idro».

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