Iniziato l’intervento che consente di consolidare, attraverso resine, la vecchia passeggiata
Iniezioni al lungolago di Sirmione
Un ceck-up ad alta tecnologia. In tutto simile come concezione a quello che i migliori chirurghi plastici effettuano su labbra, glutei, seni di tanti personaggi famosi. E non solo femminili. Stavolta il chirurgo plastico è venuto in soccorso di una strada, segnatamente del lungolago della regina delle isole e delle penisole, cioè di Sirmione. Il lungolago della cittadina cara al poeta Catullo è ormai in condizioni disastrose. Non solo perché i cubetti di porfido mancano in alcune zone quanto per il fatto che parte della passeggiata si è «abbassata» di livello creando una sorta di avvallamento che percorre per tutta la sua lunghezza il lungolago. La precaria situazione è stata nel corso degli anni oggetto di lamentele da parte dei turisti ospiti di Sirmione, molti rimasti vittime di piccoli incidenti, di slogature e altro causate proprio dal fondo sconnesso. A complicare i progetti di intervento c’era il fatto che il lungolago è situato su area demaniale. Per di più il sondaggio effettuato nei mesi scorsi su iniziativa dell’attuale Amministrazione aveva evidenziato una situazione decisamente preoccupante. Infatti il tecnico che ha esplorato il sottosuolo aveva rilevato la presenza di vuoti, di buche provocate con ogni probabilità dall’assestamento del terreno di riempimento della zona a lago sopra la quale era stato poi realizzato il lungolago. Insomma intervenire scoperchiando la passeggiata per ripristinare la massicciata e poi realizzare una nuova pavimentazione non solo avrebbe richiesto tempo ma soprattutto comportato costi astronomici valutati almeno in alcuni miliardi. Così l’Amministrazione ha cercato una soluzione più semplice, rapida e meno costosa. È stata alla fine individuata. I lavori sono iniziati proprio ieri mattina. Comporteranno una spesa di 134 milioni. Si interviene con l’impiego di resine espansive iniettate nel terreno a pressione attraverso tubi di rame opportunamente infissi alla profondità di circa 1 metro. Il materiale è costituito da resine espandenti inerti agli agenti chimici presenti nel terreno, insolubili ed impermeabili all’acqua. La relazione tecnica comunale individua con assoluta precisione la densità, la resistenza alla pressione e la composizione. E ieri mattina l’impresa che ha vinto la gara d’appalto ha avviato le «iniezioni» nel terreno effettuando fori a distanza di 60 centimetri l’uno dall’altro. Poi il compressore inietta nel sottosuolo le resine allo stato liquido che riempiendo i buchi e i vuoti del sottosuolo riescono anche a sollevare il piano di calpestio del lungolago riportandolo al livello originario. Il consolidamento insomma avviene in tempi rapidissimi perché dopo le iniezioni la resina si solidifica e il problema è risolto. Insomma con migliaia di iniezioni il lifting del lungolago sarà completato eliminando avvallamenti e sconnessioni. Ovviamente questo è il primo intervento di sistemazione della bella passeggiata a lago. Poi, una volta consolidata si potrà pensare a sistemare la pavimentazione in porfido, anche ad altre opere di abbellimento.
Nessun Tag Trovato