venerdì, Aprile 19, 2024
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In campo per chiedere di fare chiarezza il consigliere D’Arienzo e l’eurodeputata Gottardi

Interrogazioniall’Europaper il Frassino

Provincia e Commissione europea interrogate sull’oasi naturale del laghetto del Frassino: la prima è stata interessata dal consigliere Vincenzo D’Arienzo (Pd) con un’interrogazione urgente a risposta verbale indirizzata al presidente Elio Mosele. Sui tavoli europei la questione arriverà invece il 27 agosto, alla ripresa dei lavori, con l’interrogazione dell’europarlamentare Ds-Pse Donata Gottardi.«Le acque del laghetto del Frassino sono da sempre utilizzate per le irrigazioni delle zone agricole di quell’area», spiega D’Arienzo. «La prolungata siccità sta protraendo nel tempo e nella portata questo prelievo e il livello del Sic è diminuito al punto da far temere la compromissione del suo ecosistema. Il nostro obiettivo è quello di lanciare l’allarme, di richiamare l’attenzione degli organismi competenti su questa situazione chiedendo loro di verificare la regolarità di quanto viene fatto». «Questo», precisa il consigliere, «non è e non vuole essere un atto di accusa nei confronti delle aziende agricole autorizzate all’uso delle acque del Frassino e che lo fanno in modo regolare». «Se, però, si parla tutti i giorni dei livelli del Garda, diciamo che del laghetto del Frassino si dice poco o nulla. Il nostro intento è riportare la giusta attenzione anche sulla sua tutela». Di qui la domanda alla Provincia su cosa intende fare per la tutela dell’oasi e la richiesta di verificare la regolarità di ogni procedura e autorizzazione. Dal canto suo Donata Gottardi sottolinea l’approccio della Comunità europea, in particolare della Commissione straordinaria per i cambiamenti climatici, «che si muove non solo valutando questi fenomeni ma anche come fronteggiarli. E questo può essere fatto solo con altri cambiamenti che possono riguardare o i tipi di colture, o la loro dislocazione o i metodi». «Questo principio generale può trovare nella vicenda del laghetto del Frassino un esempio concreto, un’anticipazione tutta italiana di questa nuova logica che sta diventando uno degli assi portanti dell’azione europea». Nel 2000 l’Europa, ai sensi della Direttiva Cee 43 del 1992) ha inserito il lago del Frassino nell’elenco dei Siti di importanza comunitaria (Sic) e delle Zone di protezione speciale (Zps). La ricchezza del suo ecosistema, seppur di limitate dimensioni (32 ettari), è testimoniata dagli elenchi delle specie individuate nell’area protetta: circa 300 specie di piante di cui 18 molto localizzate e rare in provincia di Verona; oltre 40 specie di Uccelli nidificanti tra cui alcune rare e a forte rischio estinzione come l’Airone rosso, il falco di palude, il tarabusino, il porciglione, e il forapaglie; 5 specie di Rettili e altrettante di anfibi tra cui la rana di Lataste, endemica della pianura Padana; 10 specie di Mammiferi.Durante il periodo invernale il laghetto offre inoltre riparo a numerose specie di uccelli acquatici che qui svernano. Un biotopo di assoluto pregio, dunque, da tutelare in ogni modo.

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