venerdì, Marzo 29, 2024
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Il sindaco alla Lega: «Sui flussi migratori a decidere è lo Stato» Immigrati, l’ora della polemica

«Inutile la costituzione di una Consulta per i nostri mille stranieri»

Si avviano a toccare quota mille gli stranieri residenti a Desenzano. L’aumento della loro presenza, che supera ormai il 4,3% della popolazione ufficialmente residente, appare costante. Gli stranieri comunitari sono 135, gli extracomunitari iscritti all’anagrafe 835. E proprio il costante incremento degli stranieri è al centro di un’iniziativa della Lega Nord, ma anche di una polemica replica del sindaco della città. Motivo del contendere è la richiesta inviata alla presidenza del Consiglio comunale da Rino Polloni, capogruppo della Lega, di istituire una «consulta per l’immigrazione» con l’intento di monitorare, verificare la situazione immigratoria, formulare proposte in base all’effettiva potenzialità ricettiva del territorio di Desenzano anche ai fini di investimenti e risorse. Ma il sindaco Anelli non concorda. E polemizza: «Ci sono le leggi che regolano i flussi migratori. Tocca allo Stato monitorare gli arrivi, valutare, quantificare. Legalmente la Consulta non serve a nulla se non a farsi un po’ di réclame. Non si può intervenire sui grandi numeri. Diverso – continua il sindaco – è il discorso riguardante la concessione della residenza o le dichiarazioni relative ai “ricongiungimenti” dei parenti degli extracomunitari già residenti. In questi due settori già il sindaco e l’apparato municipale operano nel rispetto delle regole che ha fissato lo Stato. Per i ricongiungimenti l’Ufficio tecnico provvede a misurare l’ampiezza dei locali disponibili per valutare se ci sono gli spazi per ospitare nuove persone. E la dichiarazione del sindaco va allegata alla pratica! Quanto alla concessione della residenza va ricordato che il sindaco agisce riconoscendo uno stato di fatto. Non importa, come specifica una circolare del Ministero dell’interno del ’95, la natura dell’alloggio, che non può essere di ostacolo all’iscrizione all’anagrafe. Paradossalmente, scrive il Ministero, qualsiasi alloggio può andare bene: una grotta, alloggi in roulottes, fabbricato privo di licenza di abitabilità. Insomma occorre solo rilevare la presenza stabile della persona. Lo sa bene l’ex-sindaco Massimo Rocca che qualche anno fa iscrisse all’anagrafe dei residenti alcuni nomadi che vivevano in roulottes sul territorio cittadino». Tornando agli stranieri residenti va detto che gli extracomunitari provengono da ben 56 Paesi. La colonia più numerosa in assoluto è, ma si tratta di un dato scontato, quella dei marocchini con 122 persone residenti. Poi ecco le sorprese: con i cinesi al secondo posto con 64 residenti, seguiti a ruota dai colombiani con 56 presenze e dagli albanesi con 53. Poi arrivano egiziani, senegalesi. Poi contribuiscono alla babele linguistica bulgari, brasiliani, canadesi, svizzeri, Sri Lanka, Croazia, Cecoslovacchia, Algeria, Estonia, Ghana, Bangladesh, Ungheria, India, Iran, Lettonia, Moldavia, Messico, Niger, Pakistan, Perù, Polonia, Argentina, Cile, Libano, Filippine, Russia, Thailandia, Vietnam, Uzbekistan… Secondo una ricerca effettuata dalla precedente Amministrazione gli stranieri residenti risultavano ben integrati nella comunità, con un buon alloggio e un’occupazione stabile.

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