giovedì, Aprile 25, 2024
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Dopo i colleghi rivani, il titolare dell'hotel «La Toresela» di Nago racconta la sua tragicomica storia Silvio Rigatti denunciò due scrocconi: assolti. Per lui solo spese TURISMO AMARO Ladri e impuniti Paga la vittima

«Io, albergatore truffato e beffato»

Le azioni legali contro gli “scrocconi” d’albergo? Non sono solo costose e inutili per gli esercenti, come abbiamo scritto ieri, ma rischiano addirittura di essere controproducenti. Ne sa qualcosa Silvio Rigatti, 32enne titolare dell’albergo La Toresela di Nago che, nel dicembre del 2000, dopo aver querelato due clienti insolventi, non solo vide mandare assolti i due truffatori, ma – udite, udite – fu anche condannato a pagare le spese processuali. «Una vera e propria beffa» sbotta Rigatti, a cui quella sentenza non è ancora andata giù. I due, un uomo e una donna con parecchi reati specifici già alle spalle, si presentarono a La Toresela il 30 marzo del 1999. «Erano vestiti bene – racconta Rigatti – e viaggiavano su un’auto nuova. Ho subito notato che all’uomo mancava un braccio e inizialmente non ho avuto nessun sospetto. Poi, è passato per caso di quì mio fratello, che è carabiniere a Trento, e ha immediatamente riconosciuto i due, rivelatisi volti molto noti alle forze dell’ordine. “Stai attento a quella gente” mi ha detto». Sospetti fondati, i suoi, visto che nonostante la “marcatura stretta”, la coppia riuscì a salire in macchina e scappare senza saldare il conto alla reception. «Mi sono recato subito dai carabinieri di Torbole – continua – che mi hanno consigliato di sporgere denuncia. Cosa che ho fatto». E pochi mesi dopo, l’incredibile sentenza. «Proprio così. A dicembre, sono stato convocato in tribunale a Rovereto e io ci sono andato a differenza dei due denunciati, che hanno mandato il loro avvocato. Ho perso una mattinata, sono stato ascoltato dal giudice e poi, sono stato bastonato. “Assolti perche il fatto non sussiste” è stata la sentenza che mi ha condannato a pagare le spese processuali. E così, oltre alle 350mila perse per la truffa dei due scrocconi, ho dovuto sborsare un altro centinaio di migliaia di lire. Ma non sono certo i soldi persi a rendere la vicenda amara, quanto la triste consapevolezza di non essere affatto tutelati dalla legge». E per il futuro? «Se mi ricapita un’altra volta, non farò certo denuncia…»

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