giovedì, Aprile 25, 2024
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Allarme del sindaco: «Si tratta di atti dolosi che vanno severamente puniti». Distrutti in poco tempo 15 cassonetti e l’attiguo capanno dell’impresa edile

Isola ecologica e cantiere in fiamme

Incendio nella notte di sabato in via Carducci. Sono andati a fuoco 15 cassonetti dell’isola ecologica e la baracca del cantiere attiguo, dove sono in costruzione le case popolari. Cassonetti per il secco, l’umido, la carta e la plastica, 15 in tutto, si sono fusi, mentre altri tre sono stati danneggiati parzialmente. Si sono salvati solo i contenitori in ferro per il vetro.L’incendio si è sviluppato sabato tra le 22 e la mezzanotte. Sul luogo sono intervenuti la polizia municipale e i vigili del fuoco di Bardolino, che hanno impiegato oltre due ore per domare le fiamme. La vicenda ha destato preoccupazione, considerato che è il secondo episodio che si verifica in un mese e mezzo. Il primo alla vigilia di Natale, quando altri otto cassonetti sono bruciati in via San Micheli, dando luogo a un boato che aveva spaventato i cittadini.Le due zone sono vicine, a duecento metri di distanza. Sia la Serit, ditta che gestisce la raccolta di rifiuti della zona e quindi proprietaria dei cassonetti, che il sindaco Davide Bendinelli, hanno pochi dubbi sulle cause. «Incendi dolosi, mi auguro che i carabinieri trovino al più presto i responsabili, che sono dei vigliacchi e meritano di essere severamente puniti», dice Bendinelli. L’amministratore delegato della Serit, Cozzolotto, precisa: «È difficile l’autocombustione di così tanti cassonetti, questo inoltre è l’ultimo di un lungo elenco di episodi di questi mesi. A Lazise ne sono andati a fuoco un’altra ventina, è stata trovata una bomba carta in un bidone. L’ultimo episodio la settimana scorsa».Peraltro, oltre al pericolo per la salute pubblica e la sicurezza che tali atti determina, anche i danni economici non sono secondari, se si calcola che ogni cassonetto costa tra i 700 e gli 800 euro e la Serit non è assicurata per questo danno: «Nessuna assicurazione ci assicura più per gli incendi ai cassonetti», spiegano in ditta.Ieri mattina il responsabile della Serit, Nestore, ha sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri di Bardolino e ha iniziato i lavori di ripristino del luogo. Spiega: «Difficile stabilire le cause dell’incendio. Certo che è strano, visto che è una strada trafficata: l’autocombustione di eventuali braci di camino avrebbe messo almeno un’ora a bruciare tutto e contaminare i cassonetti vicini, quindi qualcuno avrebbe dato l’allarme prima. A meno che non sia stata gettato qualcosa di infiammabile».I vigili del fuoco di Bardolino sottolineano che è difficile stabilire il dolo: «Per farlo con certezza bisogna trovare le prove, ma il fuoco distrugge tutto, anche i segni di un atto doloso. Visto che sono bruciati sette cassonetti della carta contemporaneamente è difficile non pensare a un gesto volontario».

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