Ieri un incontro nella sede della Provincia per i tre impianti chiusi da settimane. A giorni il rinnovo delle autorizzazioni. Dall’Asl il parere è favorevole

Isole ecologiche, punto di svolta

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Di Luca Delpozzo
m.to.

Fuma­ta bian­ca per la vicen­da delle tre isole eco­logiche di Desen­zano, chiuse da quindi­ci giorni.Ieri mat­ti­na negli uffi­ci del­la Provin­cia di Bres­cia si è tenu­ta la pre­an­nun­ci­a­ta con­feren­za dei servizi per sciogliere l’intricata matas­sa tec­ni­co-ammin­is­tra­ti­va degli impianti che stan­no man­dan­do in tilt l’attività di smal­ti­men­to di rifiu­ti del bas­so Gar­da, tenu­to con­to che anche l’isola eco­log­i­ca di Sirmione, in via Gabel­la, è sta­ta pos­ta sot­to seque­stro dai del Noe due mesi fa.«E’ anda­ta abbas­tan­za bene — dice con una pun­ta di cau­to ottimis­mo l’assessore all’ecologia di Desen­zano, Mau­ro Guer­ra -: cre­do che i tem­pi ora per la ria­per­tu­ra degli impianti siano solo tec­ni­ci, quin­di si può ragionevol­mente par­lare di una deci­na di giorni anco­ra da aspettare. La prossi­ma set­ti­mana il dot­tor Barozzi, respon­s­abile dell’ufficio provin­ciale com­pe­tente, ci ha det­to che con­vocherà la com­mis­sione pae­sag­gis­ti­ca, per­ché espri­ma il pro­prio parere».Intanto, in sede di con­feren­za sono per­venu­ti ieri i pareri favorevoli dell’Asl di Bres­cia e del­la Soprintendenza.Ora, una vol­ta che l’ufficio provin­ciale incar­i­ca­to emet­terà il rin­no­vo dell’autorizzazione, poi toc­cherà all’ufficio rifiu­ti sem­pre di palaz­zo Bro­let­to ad emanare il parere per l’autorizzazione alla ges­tione dell’isola ecologica.Quest’ultimo, lo ricor­diamo tan­to è intri­ca­ta la vicen­da, è sta­to persi­no rag­giun­to da un’avviso di garanzia per alcu­ni rilievi eccepi­ti dal pm Fabio Sala­m­one, che con­duce l’inchiesta su alcune isole eco­logiche. Si trat­terebbe, però, soltan­to di un atto dovu­to. In ogni caso il fun­zionario comu­nale ver­rà dife­so da un legale nom­i­na­to nei giorni scor­si dal­la giun­ta Pienazza.Un mese fa, come un colpo di ful­mine, i cara­binieri del Noe si pre­sen­tarono alla Cre­maschi­na, dov’è sit­u­a­ta la più grande iso­la eco­log­i­ca del Gar­da, per met­ter­le i sig­illi dis­posti dal magistrato.Una set­ti­mana più tar­di era il turno delle altre due (via Giot­to e mini­tan­gen­ziale), con la sola dif­feren­za che, a chi­ud­er­le, era sta­to lo stes­so Comune dopo aver rice­vu­to una dif­fi­da dall’amministrazione provin­ciale.

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