Anteprima nazionale e europea a Salò: «007 Quantum» sarà nelle sale, dopo mesi di riprese costellate di gravi incidenti
James Bond debutta sul lago
James Bond e la sua mitica Aston Martin sbarcano, in anteprima nazionale ed europea, sulla sponda bresciana del lago di Garda. È prevista il 6 novembre, alle 20.30, al cinema Cristal di Salò, l’anteprima di «Quantum of Solace», titolo italiano: «007 Quantum». La «location» dell’anteprima, per 500 invitati, è un tributo al Garda dopo che, nell’aprile scorso, alcune scene di spettacolare inseguimento erano state girate in terra veronese, trentina e nel bresciano. Come a volte accade però, la realtà aveva superato di gran lunga la fantasia e i «botti», con le autovetture lanciate a tutta velocità in mezzo a finte sparatorie, inseguimenti e carambole di ogni tipo, sul Garda c’erano stati per davvero. Con feriti, anche gravi, ma senza esiti fatali.«Proprio questo momento», commenta ora il consigliere delegato al commercio di Malcesine, Mariangela Trimeloni, «è il momento in cui bisogna sfruttare al massimo l’uscita della pellicola per promuovere e fare conoscere il territorio gardesano e Malcesine in particolare». «Sono ancora vivi», ricorda inoltre l’assessore Rocco Testa, delegato dal sindaco a seguire le riprese del film, l’uomo che ha dovuto sbrogliare grane, permessi o autorizzazioni necessarie alla produzione in quei giorni, «i ricordi e l’eco delle riprese, della possibile visita in incognito di Daniel Craig, e tutto quanto è ruotato attorno a questa saga mondiale».Soprattutto gli incidenti, che da simulati si sono trasformati più volte in realtà. Nei due più gravi, uno a cavallo tra Torbole e Malcesine, e l’altro sulla sponda bresciana, tra Limone e Tremosine, uno stuntman e un pilota della produzione stavano per fare davvero la fine che di solito, nella finzione, è riservata ai «cattivi». Sabato 19 aprile, alle 6.30, la sfrecciante Aston Martin scura, guidata dal pilota inglese Jonathan Dunn Fraser, era finita nel Garda sfondando il guardrail del rettilineo in uscita da Torbole. Miracoloso il recupero del pilota, che rischiava di morire sott’acqua e che, tra l’altro, aveva sfasciato un’auto del valore di centinaia di migliaia di euro che, il giorno dopo, avrebbe dovuto fare da cornice alla conferenza stampa a Limone.Il 23 aprile, poi, tra Limone e Tremosine, un’Alfa 159 agganciata a un camion si era sganciata, e aveva centrato in pieno quella di uno stuntman, Evangelos Grecos: la controfigura finì in neurorianimazione all’ospedale veronese di Borgo Trento, in pericolo di vita.Un altro incidente, giorni prima, si era concluso, inoltre, solo con punti di sutura al capo per un altro addetto ai lavori; infine, un collaboratore romano della produzione era finito all’unità coronarica della cardiologia di Rovereto per un infarto cardiaco.Insomma, una serie di incidenti che aveva funestato le riprese per tutto il tempo, e che aveva reso quasi «maledetta» l’edizione numero 22 della saga. Ma, dato che le rogne non vengono mai sole, c’erano stati anche strascichi giudiziari che, se l’argomento non fosse serio, sarebbero paradossali e comici.Dalla multa per eccesso di velocità alla sfrecciante Aston Martin di James Bond finita nel Garda, fino all’apertura di un fascicolo, da parte delle Procure di Brescia e uno da parte di quella di Trento, per vagliare possibili reati di «lesioni», «mancata osservanza delle norme sulla sicurezza nel luogo di lavoro» e, addirittura, per «attentato alla sicurezza dei trasporti», per il trambusto durante le riprese.Le polemiche, ormai scemate, lasciano ora la scena alla pellicola, costata 225 milioni di dollari e girata, oltre che sul Garda, anche a Siena, Massa Carrara, Talamone (Grosseto), a Panama, in Cile e Austria.