sabato, Aprile 20, 2024
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Il sindaco Bonometti con una delegazione nel cuore del Moscal per valutare i possibili impieghi di una struttura militare che passerà allo Stato

«La base Usa non racchiude misteri»

La Nato riconsegna la base di Affi allo Stato italiano, ma fin tanto che questo non avrà deciso l’esatta destinazione dell’installazione militare, rimarrà attiva una piccola forza, per la manutenzione degli impianti. Nell’incertezza della destinazione il Comune, intanto, entra in campo e chiede di rendere pubblico l’utilizzo della base.Per capire una realtà, di cui si è a lungo «favoleggiato» oltre alla posta in gioco, una delegazione dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Roberto Bonometti, ha chiesto ed ottenuto di visitare la West Star.«Dopo tanti anni di fantasie e leggende», spiega Bonometti, «grazie al generale Giuseppe Marani, capo di Stato Maggiore di Jfc Naples e al tenente colonnello Gerardino De Meo, comandante dello Sdnei, siamo riusciti a entrare all’interno della base Nato. Un piccolo veicolo elettrico ci ha portato lungo un tunnel alla vera porta di entrata, oltre la quale ci è apparsa una piccola città sotterranea». «All’interno ci sono una serie di tunnel a forma di otto su due piani più un tunnel per gli impianti tecnologici. Per togliere ogni dubbio: la montagna non si apre e non ci sono mai stati missili o testate nucleari all’interno della base. Il sito però era idoneo a resistere ad esplosioni nucleari e ad attacchi biologici e chimici. È stata sede di esercitazioni combinate Nato, l’ultima effettuata nel novembre 2004, mentre negli ultimi anni è stata utilizzata come centro trasmissioni».«Dopo questa visita», sottolinea il sindaco, «abbiamo le idee più chiare e al di là della valutazione dei costi di mantenimento che sono pesanti, l’amministrazione intende proporre alcune ipotesi sull’utilizzo della base: area didattica per le scuole, dedicando un museo alla guerra fredda con l’impiego anche di alcuni tecnici che per anni hanno mantenuto il sito; area didattica per attrazione turistica; polo scientifico per esperimenti o ricerca». «Per ora», conclude Bonometti, «la fantasia è d’obbligo, pertanto ognuno può immaginare ciò che preferisce. Intanto mi sento di ringraziare chi ci ha permesso la visita, da oggi però, la base sarà nella nostra agenda: è un impegno che ci vogliamo prendere, o almeno ci proveremo, poichè è un pezzo di storia di Affi e se sarà possibile vorremmo rimanesse alla nostra comunità».

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