giovedì, Aprile 18, 2024
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I fedeli passeranno il Natale a Gazzane, Carpaneda, Clibbio, Pompegnino, Fasano sotto una tensostruttura della Protezione civile. Sessantanove edifici di culto inagibili, 139 quelli a rischio. Il caso Campoverde

La chiesa diventa un tendone

Chiese nuove per pregare, nella speranza che Natale regali un pizzico di ottimismo a gente immalinconita dal trauma e dai danni del terremoto. Ieri mattina gli uomini della Protezione civile, della Provincia di Brescia (guidati da Gian Maria Tognazzi e Andrea Pascucci, che stanno sgobbando duramente per andare incontro alle necessità della popolazione) e i Volontari hanno installato la prima chiesetta prefabbricata, a Gazzane di Preseglie, sul piazzale sottostante la parrocchiale, che è inagibile. Dimensioni: 15 metri per 12. La struttura modulare, in lega di alluminio anodizzato, è stata realizzata dalla “Bresciani Cover All srl” di Paitone. Può sopportare un carico neve di 80 Kg. al metro quadro, ha i teli in pvc, ignifughi. L’ancoraggio è stato effettuato con piastre e chiodi. Il pavimento, in legno, è composto da pedane collegate fra di loro. L’impianto di illuminazione comprende le luci di emergenza, quello di riscaldamento dispone di un generatore d’aria calda da 65mila Kcal/all’ora. Il sindaco, Stefano Gaburri, e il parroco hanno ringraziato gli amministratori di Palazzo Broletto, che sostengono le spese dell’affitto. Nel pomeriggio si è cominciato a lavorare a Carpeneda di Vobarno, sul campo di basket. L’obiettivo: collocare entro la serata la seconda chiesetta, lunga 20 metri e larga 12. Stamattina, sabato, “operai” e tecnici entreranno in azione a Clibbio di Sabbio, a una trentina di metri dalla parrocchiale, una distanza sufficiente nel caso di crollo dell’edificio pericolante. Lunedì sarà la volta di Pompegnino di Vobarno. La struttura, da 10 x 20, sostituirà l’attuale tendone malandato, che ha la porta d’ingresso legata col filo di ferro. Sarà posta a fianco del capannone utilizzato come mensa e centro di ritrovo (gli psicologi dell’ospedale hanno ricavato anche uno spazio per ascoltare chi è in preda a tensioni e paure). Verrà inaugurata martedì mattina dai bambini delle scuola materna, che canteranno e balleranno augurando a tutti un buon Natale. Martedì l’ultimo intervento, a Fasano di Gardone Riviera. La quinta chiesetta prefabbricata sarà installata sul campetto sportivo. Stasera il parroco celebrerà la messa a Fasano Sopra (ore 17.30); domani all’oratorio (ore 9 e 11) e nella cappella della canonica (i vespri delle 16). Poi prenderà possesso della nuova…capanna, da 12 x 15. Ben 358 gli edifici religiosi controllati dalla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Brescia, Mantova e Cremona, su un totale di 404. Centocinquanta quelli agibili, 69 no. 139 presentano dei rischi ma, appena effettuata la messa in sicurezza (reti per impedire la caduta di calcinacci, travi, puntelli, ecc.), in alcuni casi già eseguita, possono essere utilizzati dai fedeli. Che, in questi giorni, dicono le preghiere negli oratori e nelle palestre. Gli uomini della Provincia hanno calcolato che le chiese di Gazzane, Clibbio (le quattro facciate sono seriamente compromesse, il campanile è tagliato e, ora, avvolto nel cellophan), Carpeneda, Pompegnin o e Fasano richiedano lavori dai 6 ai 18 mesi, cui bisogna aggiungere i tempi burocratici (iniziali) per recepire le indicazioni della Commissione beni culturali e per la progettazione. Mancando locali alternativi, si è deciso di installare i prefabbricati. Don Armando Caldana, parroco di Campoverde di Salò, ha scritto ai suoi compaesani: «Tutte e tre le nostre chiese (S.Antonio, S.Firmina, S.Anna) sono inagibili. Celebro le messe feriali nella prima stanza della canonica, e quelle festive al Monastero della Visitazione. Per limitare i disagi di chi non ha l’auto, alcuni volontari effettuano il trasporto. E’ inagibile anche la mia abitazione, esclusa la cucina e la veranda». I tecnici che sono passati a controllare gli edifici, gli hanno detto che può solo farsi da mangiare (in cucina) e andare a prendere il sole sul terrazzo. Cionostante don Armando guarda al futuro con fiducia.

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