venerdì, Aprile 19, 2024
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La commemorazione dei Martiri del 28 giugno

Svolta come tradizione in modo congiunto dai Comuni di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole, s’è tenuta quest’anno a Nago la cerimonia di commemorazione dei Martiri del 28 giugno 1944, conclusa con la prima dello spettacolo teatrale «In nome della libertà», ispirato ai tragici fatti di 69 anni fa. E alle 8 del mattino a Riva del Garda i rintocchi della Renga.

 

Riva Martiri 28 giugno1La memoria è tornata ancora una volta ai tragici fatti del 1944, quando alcune decine di militari delle SS agli ordini del maggiore Rudolf Tyrolf, comandante della polizia tedesca di Bolzano, in possesso di minuziose informazioni fornite da un delatore, compirono una spietata azione repressiva: tra Riva del Garda, Arco, Nago e Torbole furono assassinate undici persone e compiute decine di arresti. La memoria di quelle giovani vite spezzate, degli ideali per cui combatterono e della violenza inaudita che si abbattè su di loro e sulle città dell’Alto Garda è sempre vivo nelle comunità, che anche quest’anno ne ha celebrato solennemente il ricordo.

 

La giornata di commemorazioni è iniziata, com’è ormai tradizione, alle 8 del mattino a Riva del Garda, quando i rintocchi della Renga per cinque minuti hanno ricordato i Martiri e il loro sacrificio. Presenti il sindaco Adalberto Mosaner, il vicesindaco Alberto Bertolini e parte della Giunta municipale, il presidente del Consiglio comunale Massimo Accorsi e una rappresentanza delle forze dell’ordine, della polizia municipale, dei vigili del fuoco e delle associazioni combattentistiche e d’arma, oltre ad alcuni parenti di combattenti e all’ex sindaco Claudio Molinari. L’iniziativa è nata dieci anni fa dalla proposta di un gruppo di cittadini rivani, accolta all’unanimità dal Consiglio comunale. A seguire le cerimonie di deposizione delle corone di alloro si sono tenute anche alla lapide nella Loggia pretoria, alla stele nel parco della Libertà e alla tomba dei Martiri nel cimitero del Grez. Corone di alloro sono state deposte, infine, anche ai tre cippi intitolati a Enrico Meroni, Eugenio Impera e Gastone Franchetti.

 

Riva Martiri 28 giugno loggia_municipio

La cerimonia congiunta è inizia alle ore 20 a Nago al monumento della pace di via Scipio Sighele, con la commemorazione ufficiale, alla presenza di un’ampia rappresentanza delle tre amministrazioni comunali – in fascia tricolore i sindaci di Nago-Torbole Luca Civettini e di Riva del Garda Adalberto Mosaner, e il vicesindaco di Arco Alessandro Betta – e, anche in questo caso, delle forze dell’ordine, della polizia municipale, dei vigili del fuoco e delle associazioni combattentistiche e d’arma, oltre ad alcuni parenti di combattenti. Tra i presenti anche uno degli scampati all’eccidio, l’avvocato Renato Ballardini, che su invito del sindaco Civettini ha portato un ricordo. «Sono convinto che tanto dolore e tanta sofferenza siano serviti – ha detto l’avvocato Ballardini dopo aver ripercorso le vicende culminate nei fatti del 28 giugno 1944 – serviti prima di tutto ad avvicinare la pace, dato che Riva del Garda è stata risparmiata dai bombardamenti; e serviti soprattutto a dare a questa nostra Italia la libertà, la democrazia, la Costituente. E a tenere alti valori come l’uguaglianza, preziosi anche oggi, in un momento storico di crisi in cui proprio a partire da quei valori la speranza è che l’Italia possa risorgere. Questo ritengo sia il significato delle nostre manifestazioni di ricordo».

 

La giornata di celebrazioni s’è conclusa alle 20.45 a Nago nel teatro della casa della comunità, dov’è andata in scena l’anteprima di «In nome della libertà», un nuovo spettacolo teatrale dell’associazione Teatrincorso di Trento per la regia di Elena Marino, che vuole portare all’attenzione del vasto pubblico l’eccidio del 28 giugno e il contesto della Resistenza, dalla sua nascita fino alla Liberazione del Basso Sarca dall’occupazione nazifascista. La vicenda umana e storica di giovani studenti, dei loro insegnanti, dei Figli della Montagna delle Brigate partigiane Fiamme Verdi e Garibaldi, dei comandanti e dei partigiani tutti, dei delatori e di tutto quanto si è acquisito in termini di studio e approfondimento costituisce la trama di una storia raccontata con la viva partecipazione propria del teatro. Lo spettacolo, basato su una scrittura drammaturgica originale, sarà replicato mercoledì 3 luglio in Rocca a Riva del Garda con inizio alle ore 21.

 

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