sabato, Aprile 20, 2024
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Spettacolare intervento dei vigili del fuoco sul tetto della chiesa dopo il temporale: svelato il mistero del tesoro. Pioggia e grandine anche nel basso lago: piante sradicate e cantine allagate

La croce piegata dalla bufera

Grandine, pioggia, vento fortissimo: il doppio nubifragio che si è abbattuto ieri tra mezzogiorno e le 2 del pomeriggio sul basso lago ha abbattuto alberi, allagato scantinati e ha danneggiato anche il campanile della chiesa di San Martino. Ci hanno messo un’ora, i vigili del fuoco, per togliere dalla punta della torre campanaria la croce di ferro piegata dal maltempo; e con la croce si è reso necessario rimuovere anche la sfera di metallo, di circa un metro di diametro, che fungeva da supporto e che da sempre è al centro di un mistero. Mistero che ieri, finalmente, è stato svelato. L’intervento ha animato il primo pomeriggio nel centro storico, proprio nel momento in cui i turisti, e non solo, ricominciavano ad affollare le strade dopo i due temporali. E’ stato il parroco, don Valerio Cantarini, ad accorgersi dei danni causati alla chiesa e non solo: oltre alla croce e alla sfera del campanile, era infatti stato sradicato anche uno degli alberi messi a dimora su via XXX Maggio, tra l’edificio sacro e l’ex carcere militare. Lì ci sono alcuni posti macchina e fortunatamente solo una delle autovetture è rimasta danneggiata dalla caduta della pianta. «Per piegare in quel modo la croce non può essere stata che una sorta di tromba d’aria, un vero e proprio vortice. Valutata la situazione ho chiamato l’assessore Fiorio, responsabile, tra l’altro, della Protezione civile, che ha convenuto con me sul rischio di una possibile caduta della croce stessa», racconta il parroco. Dopo l’ispezione l’assessore ha allertato i volontari della squadra del Basso lago della Protezione civile dell’Ana e sono stati chiamati i Vigili del fuoco. «Occorreva arrivare alla sommità del campanile ed erano necessari mezzi che noi non abbiamo in dotazione», spiega Enrico Fasoli, capogruppo della Protezione civile. «Una volta in cima, i Vigili hanno constatato che si dovevano rimuovere sia la croce che la sfera di metallo che le faceva da supporto». Tolte le parti danneggiate, è però emerso un nuovo problema: a nessuno piaceva l’idea di lasciare il campanile della chiesa senza croce. «In effetti mi hanno chiesto di procurarne una», commenta sorridendo il parroco di San Martino. «Così ho preso una delle croci in legno che sono in chiesa e l’ho data ai vigili del fuoco che l’hanno posizionata al posto di quella originale». La vicenda si è prestata a un curioso risvolto; ha infatti posto fine alla leggenda secondo la quale la sfera sul campanile doveva essere piena di «marenghi», le monete d’oro, del valore di venti franchi, fatte coniare da Napoleone dopo l’omonima vittoriosa battaglia del 1800. Quelle monete dovevano, in sostanza, rappresentare i beni della parrocchia, e secondo la diceria popolare erano state nascoste per impedire che finissero nelle mani nemiche. «Magari fosse stato così», commenta don Valerio. «Come ho detto a quanti si sono fermati per assistere alle operazioni di recupero, con l’eventuale tesoro avremmo potuto sistemare i danni causati dal temporale e festeggiare tutti insieme. Purtroppo, però, nella sfera è stata trovata solo della paglia». Un mistero svelato che ha strappato qualche sorriso agli uomini impegnati a fronteggiare l’ennesima ondata di maltempo di questa pazza estate. I volontari della squadra del Basso lago della Protezione civile collegata all’Associazione nazionale alpini hanno lavorato tutto il giorno – e non sono stati i soli – per rimuovere rami caduti e piante sradicate: oltre a quella di via XXX Maggio, sono stati segnalati problemi anche in via Monte Baldo, nei pressi della caserma dei carabinieri. «E non è ancora finita, almeno per quanto ci riguarda», anticipava in serata lo stesso Fasoli. «Ci hanno chiesto di intervenire nella zona sud della provincia, investita dalla grandine. Dopo di che resteremo in allerta per tutta la notte». Le previsioni, purtroppo, sono negative anche per la giornata odierna: il rischio tempesta rimane elevato.

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