venerdì, Marzo 29, 2024
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Vialone nano in strada e a scuola per catturare turisti e studenti

La fiera esordisce con un convegno e col premio Risotto d’oro

Isola della Scala. Si è svolta a Villa Boschi la tavola rotonda che riunisce i 24 sindaci della zona di produzione del vialone nano veronese igp e che fa da anteprima alla fiera del riso. All’incontro tra i 24 Comuni, la Provincia, la Camera di commercio, la Coldiretti, il Consorzio per la tutela del vialone nano veronese, si è parlato del futuro del prodotto tipico locale puntando su due progetti: portare la cultura del riso nelle scuole e creare una strada del riso. Dopo il benvenuto del sindaco Liana Montalto ai colleghi e agli altri amministratori, Maria Grazia Rancan, presidente della Coldiretti isolana, ha illustrato il primo progetto con il quale ci si ripropone di valorizzare il territorio e le sue risorse, portando la conoscenza del vialone nano, della sua storia e della sua cultura nelle scuole elementari. Il piano prevede il coinvolgimento di esperti, lezioni in aula, laboratori sensoriali del gusto e visite guidate alle aziende. Il secondo progetto è già stato avviato, come ha riferito Ernesto Artegiani presidente del Consorzio, con l’istituzione di un Comitato promotore, e punta alla creazione di un itinerario gastronomico-culturale che valorizzi il cereale e la zona. I due progetti hanno il sostegno della Camera di commercio. «La fiera del riso diventa molto più importante», ha detto Claudio Valente, «se oltre al risotto viene ancorata ad un messaggio più profondo, l’economia si salva salvando la cultura che c’è dietro, la tradizione, la storia e l’arte. Nel bilancio 2002 metteremo un po’ di fondi, sperando che la Regione rimpingui un bilancio che stanzia solo 200 milioni per le strade dei prodotti tipici». L’appoggio alle iniziative legate al riso è venuto anche dalla Provincia; Albino Pezzini, assessore all’agricoltura, ha invitato le amministrazioni comunali a vigilare «perché», ha detto, «non vorremmo che accordi internazionali riducessero la produzione di riso». «La Provincia», ha concluso il presidente Aleardo Merlin, «pur nella limitatezza delle sue competenze nel settore agricolo, promuove e sostiene tutte le iniziative che riguardano i prodotti tipici». Conclusa la tavola rotonda, si è disputata la finale del quinto concorso gastronomico «Risotto d’oro dell’Igp», gara tra ristoranti e trattorie dei 24 comuni della zona di produzione. Ventisei i partecipanti, cinque i finalisti: la Nuova locanda Girasole di Zevio (risotto mantecato al basilico con capesante e pancetta croccante); il ristorante Graziano e Loretta di Mozzecane (risotto ai frutti di mare e finferli); la trattoria L’osteria di Cerea (risotto Buon paese con gamberoni, scampi e zucchine); la trattoria da Laura di Sorgà (risotto con le costine) e la trattoria Sofia di Ronco all’Adige (risotto della Sagra con l’anatra). A quest’ultimo la giuria di esperti presieduta da Giorgio Gioco ha attribuito il premio «Risotto d’oro igp». Anche la giuria popolare, chiamata ad esprimersi sui cinque finalisti, ha concordato con gli esperti e premiata la trattoria Sofia. Un premio speciale per la creatività è andato alla trattoria da Gino di Bovolone per il risotto alla polpa di struzzo.

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