venerdì, Marzo 29, 2024
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La costruzione di 46 mini appartamenti nell'area Fonte Balda, ormai destinata alla chiusura, non sembra infiammare l'opinione pubblica.

La Fonte Balda chiude, al suo posto miniappartamenti

Una discussione franca senza particolari… bollicine. Sarà stata la scarsa presenza di pubblico, poco più di trenta persone, ma la riunione pubblica indetta nella sala civica di Cisano dal gruppo consigliare di minoranza “Bardolino oltre il Duemila” non ha prodotto particolari prese di posizione da parte della popolazione locale.La costruzione di 46 mini appartamenti nell’area Fonte Balda, ormai destinata alla chiusura, non sembra infiammare l’opinione pubblica più attenta a combattere il proliferare di antenne telefoniche sul territorio comunale che allo sviluppo del centro lacustre. L’accusa delle opposizioni consiliari è contro “l’ennesima speculazione che prevede la chiusura della fabbrica e la costruzione di mini appartamenti da parte dell’Union Hoteis (Gruppo Ogat) di Bardolino e dell’immobiliare La Valle di Guidizzolo”.”È bastato presentare un progetto di ristrutturazione alla commissione edilizia del Comune per vedersi riconvertire gli edifici dell’Acqua Balda ed ex cantina Pergreffi in bilocali di 40/50 metri quadri l’uno”. Una decisione che “comporta l’inevitabile fine di un centro termale” prospettato in passato e presentato ai cittadini la prima volta nell’ormai lontano aprile del 1985.Nel marzo dello stesso anno la giunta regionale aveva concesso l’autorizzazione ad “aprire ed esercitare uno stabilimento termale per cure idropiniche con assunzione in sito dell’acqua Balda” , fonte che sgorga dai pozzi di Cisano con proprietà terapeutiche di rilievo.”Non c’è dubbio che lo sviluppo di un’area termale “, ha sostenuto Plinio Boni, “avrebbe dato più impulso al turismo”. “Sia chiaro non siamo contro i privati”, ha ripreso Pietro Meschi. “Se le regole glielo permettono possono costruire quello che vogliono. Noi però mettiamo sotto accusa l’Amministrazione comunale che attraverso il piano regolatore generale può indirizzare in un verso o nell’altro l’utilizzo di grandi contenitori in disuso presenti nel nostro paese. Adesso ci troviamo a discutere cose già decise e approvate nel chiuso di qualche stanza senza alcun coinvolgimento della popolazione. La Commissione edilizia ha dato via libera alla futura demolizione della fabbrica d’imbottigliamento e la costruzione di due blocchi di mini appartamenti. Il nostro paese è già stracolmo di seconde case per turisti rispetto alle prime abitazioni: si va verso un centro “morto” con le giovani coppie costrette ad emigrare in altri paesi”.Ma il problema non è solo questo per i rappresentanti di “Bardolino oltre il Duemila” che chiedono: “Come mai che il piano regolatore, pronto ancora dall’aprile del 1999, non prevedeva nell’area Balda quegli appartamenti, oggi d^ncanto mate-rializzatisi? Cos’è che ha fatto repentinamente cambiare idèa all’Amministrazione comunale?”. Conclusione: “Inviteremo in consiglio il sindaco a bloccare il tutto fino a che non sarà fatta una discussione generale sui grandi contenitori fatiscenti presenti nel territorio”. “Non capisco perché in dieci anni alla Fonte Balda non è stato permesso di fare alcun lavoro di sistemazione dell’area mentre ora in pochi mesi al privato è stato concesso tutto”, ha dichiarato una giovane e battagliera dipendente della fabbrica.”Il motivo è semplice “, ha risposto il primo cittadino che non si è sottratto al dialogo presenziando alla riunione assieme all’assessore ai lavori pubblici Aristide Avanzini e al consigliere Gian Paolo Caldogno . “La ditta Balda aveva presentato un progetto Terme per una volumetria complessiva di 80 mila metri cubi. Una enormità che non ci no sentiti di approvare. Non è vero poi che il Prg è nascosto e se non è stato ancora licenziato è solo per motivi legati alla legge. A dispetto di altre zone (Le So-re) qui non c’è bisogno di portare il tutto in Consiglio comunale in quanto siamo di fronte ad un’area di completamento. Non dimentichiamo poi che rimangono i 4mila metri quadri di parcheggio pubblico a favore della frazione. Inoltre chi ha comprato l’area domani ha ancora tutte le opportunità per costruire le cure termali. Una operazione che l’Amministrazione co-munale non intende fare in prima persona in quanto vorrebbe dire bloccare per dieci anni tutte le altre opere pubbliche”.”La zona termale ha sempre riguardato l’area sopra via Campagnola e non quella dove oggi vengono ora costruite abitazioni a due vani” hapuntualizzato Avanzini. “Questo vuoi dire “, sostiene Anna Maria Schiano della direziono regionale dei Ds , “che intanto si fanno i bilocali poi magari si potrà concedere nuova volumetria per le Terme. Nel frattempo la Balda che a quest’ora avrebbe già realizzato l’opera se ne va altrove e chiude la fabbrica. Questa vicenda puzza di favoritismo”.”Al di là delle singole polemiche mi sembra che si stia giocando sulle parole”, ha chiosato Michele Bertucce della Lega Ambiente. Se l’Amministrazione continua a rilasciare concessioni edilizie non fa altro che dare spazio a voci di speculazioni a vantaggio dei soliti noti”.”Stiamo lavorando sul Prg già esistente “, ha ribattuto Aristide Avanzini . “Abbiamo fatto delle piccole modifiche e penso proprio che per l’estate sarà definitivamente approvato”.

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