giovedì, Aprile 25, 2024
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Prima conferenza di servizio per passare alla fase esecutiva

La gran fretta di circonvallazione

Il ruolino di marcia della circonvallazione ovest di Riva prevede per quest’oggi la prima delle due conferenze di servizio destinate a traghettare nel più breve tempo possibile il progetto alla fase esecutiva. Che la provincia abbia fretta, dopo vent’anni di attesa e di chiacchiere, è d’altro canto un aspetto evidente anche nei 10 milioni di premio per ciascun giorno risparmiato sui 25 mesi di lavori preventivati: finire tre mesi prima costerebbe un miliardo tondo alla provincia appaltante.La conferenza di servizio, ammessa per le opere di particolare rilevanza, rappresenta una bella scorciatoia, inventata per accorciare tempi divenuti ormai biblici. Il quinquennio di vita di un’amministrazione capace di arrivare alla sua fine naturale, continua a rappresentare un tempo troppo breve perché una qualunque opera pubblica venga realizzata. I responsabili dei settori viabilità, urbanistica, tutela ambientale, bacini montani, antincendio, geologico e del comitato tecnico provinciale, più i sindaci dei comuni di Riva e di Arco, si trovano insieme, tutti in una volta, ad esaminare con i tecnici il progetto. Ciascuno di loro, per la porzione di sua competenza, è destinato a fornire un nulla osta. Invece che far girare il progetto da un ufficio all’altro, adesso si riuniscono tutti i responsabili degli uffici intorno al progetto. Con ogni probabilità oggi stesso verrà fissata la data della seconda e definitiva conferenza: quella in cui, ultimato da parte di ciascun ufficio l’esame e la valutazione del progetto, si arriverà a licenziarlo, autorizzando il passaggio alla fase esecutiva (che coincide con l’avvio della procedura per gli espropri dei terreni necessari). Questa seconda conferenza poterebbe aver luogo nel giro di un paio di mesi. I maggiori ostacoli che si possono ipotizzare oggi sono di due ordini. Uno è costituito dagli espropri: se il proprietario accetta l’offerta di risarcimento che gli viene prospettata sulla base delle stime degli uffici si riesce a concludere in fretta. Se uno s’impunta, anche uno soltanto, diventa impossibile quantificare la durata dell’attesa (via Pigarelli, nel suo piccolo, insegna). L’altro ostacolo è di natura urbanistica. La circonvallazione rappresenta con la classificazione della zona fieristica della Baltera, uno degli esempi in cui il prg di Riva è in contrasto col vecchio piano urbanistico provinciale. Però la grande viabilità viene definita dal pup ed il prg vi si deve adeguare. Ne consegue che non è possibile approvare un prg che contiene una grande viabilità difforme da quella del pup, anche se quella «giusta» è quella del prg. Tutto dovrebbe appianarsi con la cosiddetta «variantina» al pup che il presidente Dellai sta tentando faticosamente di far passare, visto che una revisione dello strumento urbanistico richiederebbe tempi troppo lunghi. Però anche per la variantina si potrebbe slittare alla primavera 2001, e per Riva sarebbe tempo perso.

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