venerdì, Marzo 29, 2024
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Dopo Limone e Tremosine, la ricerca ha interessato il territorio di Tignale, lungo il vecchio confine tra Italia e Austria

La Grande guerrasvela i suoi segreti

È stato completato il censimento delle strutture belliche difensive e logistiche della Prima guerra mondiale, esistenti nei comuni altogardesani di Limone e Tremosine. Nel mirino è ora entrato il territorio di Tignale. La campagna di ricognizione si è svolta durante la scorsa estate ed è stata guidata dall’archeologo Mattia Pavan, con supporto e organizzazione dell’Asar (Associazione storico archeologica della riviera).Le aree interessate sono quelle tra Baita Pedercini e Cima Mughera, lungo la vecchia linea di confine tra Italia e Austria, oltre al complesso difensivo di Reamol. Il rilievo, spiega la relazione di Pavan, «è stato attuato tramite l’uso integrato di stazione totale e, dove possibile, con il Gps così da poter anche testare le potenzialità di tali strumenti in un contesto particolare come la montagna dove la vegetazione spesso rende difficile non solo l’individuazione delle strutture ma anche il rilievo stesso». Sono stati così posizionati la trincea che costituiva la prima linea sul Cuel di Nota e ai Fortini, i punti di avvistamento di postazioni lungo il pendio delle montagne e le piazzole che ospitavano i baraccamenti dei soldati, particolarmente numerose nell’area vicino al cimitero di guerra dove sorgeva anche l’ospedale militare.La prima linea chiudeva sul Monte Carone che, però, è stato escluso dalle ricognizioni data la ricchezza di resti e la scarsità di tempo disponibile. L’area circostante Cima Mughera e Baita Perdercini risultano costituire la seconda linea e presentano una serie di infrastrutture che dovevano fungere da sostegno alle truppe al fronte. Cima Mughera, come il complesso di Reamol, rappresentavano punti di controllo del Lago di Garda. Queste costruzioni, spesso di notevole complessità come le grotte e i bunker, «hanno fortemente modificato il paesaggio circostante e rappresentano un’eredità ricchissima che con minimi interventi potrebbe essere valorizzata e inserita in itinerari che ne permettano la riscoperta in un museo all’aperto».Le aree oggetto di censimento sono state il villaggio militare attualmente area di ristoro a Passo Nota, il Rifugio Pedercini, Passo Nota e la caserma di Bestana, il tratto di strada tra Bocca dei Fortini e Baita Segala, il tratto di strada tra Passo Guil e Cima Sughera, il complesso di Reamól.

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