venerdì, Marzo 29, 2024
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Il padiglione fieristico intestato ad una nuova società di cui la provincia detiene azioni per 10 milioni di euro L'assessore Andreolli illustrerà l'operazione in commissione consiliare

La Lido di Riva cede la proprietà dell’Expo

Rivoluzione in vista nell’assetto proprietario del padiglione fieristico della Baltera, un immobile del valore d’una trentina di miliardi attualmente intestato alla Lido di Riva spa, e concesso in affitto alla Palacongressi srl che cura la gestione degli eventi.I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel pomeriggio di lunedì prossimo, 23 settembre, dall’assessore Remo Andreolli alla commissione paritetica consiliare per i problemi delle società pubbliche. Andreolli ha accettato di indicare a grandi linee i contenuti dell’operazione partendo da una decisione della giunta Dellai – che sta per diventare legge – per cui la provincia non erogherà più contributi a fondo perduto per l’acquisto di immobili destinati ad ospitare fiere. Nella fattispecie rivana di tratta di 10 milioni di euro, pari ad una ventina di miliardi di lire, attesi dalla Lido di Riva per coprire l’esposizione bancaria deliberata qualche anno addietro (e tuttora pesantemente onerosa per i bilanci societari), quando si trattò di acquistare l’edificio dall’Immobiliare Rosmini che l’aveva costruito. La legge provinciale in corso di approvazione imporrà che gli enti fieristici siano proprietari degli immobili. Il che significa che dovrà essere costituita una nuova società, in cui la provincia sarà proprietaria della quota corrispondente ai 10 milioni di euro conferiti. L’altro socio sarà la Lido di Riva, la cui quota corrisponderà all’immobile. Alla fine dell’operazione quindi la Lido di Riva avrà ceduto alla nuova società la proprietà del padiglione fieristico, e questa nuova società, che non intende occuparsi minimamente di gestione, tratterà con la Palacongressi l’affitto. Qualora l’imprenditoria locale, privati singoli o associazioni di categoria, intendano entrare, lo potranno fare acquistando azioni e quindi porzioni di proprietà dell’immobile (il che pare alquanto problematico, dato che gli utili si realizzano nella gestione). Resta aperto il problema del completamento e della sistemazione dell’area, in primis attraverso l’acquisizione delle aree destinate ai parcheggi per i visitatori della fiera. Finora, soprattutto in occasione dell’Expo Schuh, ci si è arrangiati affittando terreni viciniori o invadendo la bretella Comai: ma si tratta di soluzioni provvisorie, imposte anche dalla precarietà della situazione urbanistica dell’intero complesso, sorto in area classificata come industriale.

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