venerdì, Aprile 19, 2024
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Appello dell’amministrazione locale perché il Comando dei carabinieri ripensi ai tagli previsti per il Garda

«La motovedettanon può abbandonarci»

diSettemila euro. È questo il costo, tutt’altro che proibitivo, del servizio della motovedetta di Torri per le casse dell’Arma dei carabinieri. Settemila euro di spesa per 12 mesi di servizio con una motovedetta «classe 200» come quella in forza alla Compagnia di Caprino e ormeggiata al porto di Torri, ma il discorso è simile per quelle di Gargnano e Desenzano. Cifre piccole rispetto a bilanci di milioni. Ciononostante il Comando generale, da Roma, ha deciso di tagliare in tutta Italia, quindi anche sul Garda.I circa settemila euro l’anno per la motovedetta scaligera si motivano con quasi cinquemila di spese per il carburante e con altri duemila per la manutenzione ordinaria dell’imbarcazione. La motovedetta necessita ogni anno del cambio di alcuni filtri, della pulizia dello scafo con appositi prodotti, e di poco altro. Ogni sei o sette anni viene sostituito il motore con uno revisionato, che costa tra i sei e i settemila euro, questo il valore di un «Rio 230» come quello della barca di Torri. Da aggiungere che, nei porti del Garda, l’Arma non paga un centesimo alla Regione per l’approdo, in virtù di una convenzione pluridecennale.Ai settemila euro l’anno di spese ordinarie per la motovedetta vanno sommati ovviamente i costi degli stipendi del personale addetto. Che però rimangono tali anche se le motovedette venissero eliminate: i militari sarebbero solo reimpiegati, non certo licenziati.Alla luce di questi minimi risparmi, appare incomprensibile il provvedimento di «razionalizzazione del servizio navale dell’Arma» relativo a molte Compagnie di posti turistici sparsi in tutta Italia, emanato il 22 dicembre. Un taglio di spesa minimo, che rischia di pesare moltissimo in termini di sicurezza su tutto il Garda.Sul punto interviene anche l’assessore regionale alla sicurezza, Massimo Giorgetti. Il numero uno scaligero di An si dice sconcertato dalla notizia e promette «Interventi immediati e diretti a bloccare questa decisione calata da Roma, certamente senza neppure conoscere la realtà gardesana». «Scriverò immediatamente al comandante regionale dei Carabinieri del Veneto», prosegue Giorgetti, «e gli chiederò di sospendere tutto. Abbiamo un tavolo di confronto in atto tra carabinieri e Regione, dato che finanziamo opere di ammodernamento delle caserme in tutta la Regione. La navigazione sul Garda può rientrare in questa discussione e, se si tratta di pagare i soldi per il carburante o la manutenzione, possiamo anche farlo noi. Del resto, già diamo un contributo alla Comunità del Garda per la motovedetta della Guardia Costiera, sarebbe grave se ora venissero a mancare le motovedette dei carabinieri».Pollice verso alla brutta novità d’inizio 2008 anche dal sindaco di Torri, Giorgio Passionelli, che ha già attivato il presidente della Comunità del Garda, Aventino Frau, di cui lui stesso è vice. «Le motovedette dei carabinieri devono restare sul lago. La loro eliminazione sarebbe un danno gravissimo in un’area dove ogni anno,arrivano qualcosa 25 o 26 milioni di turisti», dice Passionelli.«Impensabile e folle», prosegue, che «dal 10 gennaio vengano soppressi i servizi nautici dei carabinieri di Torri e di Gargnano, e ridimensionato quello di Desenzano».I tagli del Comando generale sul Garda proprio non vanno giù: tutti riconoscono il gran lavoro svolto nei controlli su imbarcazioni e boe, oltre che gli interventi nei soccorsi.

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