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La Notte di Fiaba di Riva del Garda è fra le 34 manifestazioni nazionali che si sono distinte «per la capacità di mantenere vivo il folclore del proprio territorio

La Notte di Fiaba è «Patrimonio d’Italia»

L’ufficializzazione del riconoscimento e la premiazione sono stati giovedì 28 luglio a Roma, al centro congressi «Roma Eventi», nel corso di una cerimonia in cui il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla ha presentato il nuovo marchio «Patrimonio d’Italia» dedicato alle eccellenze nazionali che contribuiscono a valorizzare l’immagine dell’Italia e a generare flussi turistici:  la Notte di Fiaba di Riva del Garda è fra le 34 manifestazioni nazionali che si sono distinte «per la capacità di mantenere vivo il folclore del proprio territorio, adeguando le rappresentazioni tradizionali al mutamento dei tempi, nel rispetto degli animali e dell’ambiente, e incentivando la partecipazione di turisti e visitatori». É stato lo stesso ministro Brambilla a consegnare la targa al vicesindaco Alberto Bertolini e al presidente del Comitato Manifestazioni Rivane (che organizza la Notte di Fiaba) Enzo Bassetti. Con loro a Roma per il direttivo del comitato erano presenti anche Laura Civettini, Danila Farina e Paola Girardi, oltre a Lorena Giuliani, in rappresentanza dei tanti volontari che ogni anno danno vita alla Notte di Fiaba.   «Si tratta di manifestazioni straordinarie – ha detto il ministro – perché interpretano pienamente il percorso virtuoso che abbiamo voluto premiare. Con questa iniziativa emerge il top degli eventi in tutta Italia, dai quali partirà oggi la valorizzazione del nostro patrimonio della tradizione».   Le manifestazioni premiate si caratterizzano per una lunga storia oppure per essere state in grado di creare in poco tempo un evento di rilevanza per il territorio, anche e soprattutto per la capacita di generare flussi turistici; per aver centrato l’obiettivo di promuovere e valorizzare la cultura, le tradizioni e le tipicità del territorio; e per aver promosso concretamente la divulgazione della conoscenza e delle tradizioni locali, in modo via via adeguato ai tempi e alle mutate sensibilità. Il marchio «Patrimonio d’Italia» prevede quattro diversi riconoscimenti per altrettante categorie: per l’arte e la cultura, per lo stile e la creatività, per l’incanto dei luoghi e – infine – per la tradizione. Ad essere consegnato, giovedì 28 luglio, è stato quest’ultimo. La Notte di fiaba è l’unica manifestazione trentina ad aver ricevuto il riconoscimento, insieme ad altre 33 manifestazioni tra cui il Baloons Festival di Ferrara, la Battaglia di Fiori di Ventimiglia, il Presepe della Marineria di Cesenatico e la Storica Parata dei Turchi di Potenza. Ad organizzare la manifestazione è il Comitato Manifestazioni Rivane, con il sostegno del comune di Riva del Garda, di Ingarda Trentino SpA, di Trentino Marketing SpA e di un ampio  numero di sponsor istituzionali e privati.   «L’Italia ha un patrimonio unico e straordinario – ha detto ancora il ministro – e il nostro Paese è da sempre un faro nel mondo per la storia, la tradizione, l’arte, la cultura, la creatività e lo stile. Queste eccellenze costituiscono una grande ricchezza che solo l’Italia può vantare. Per questo la creazione di un marchio, Patrimonio d’Italia, che ogni anno sarà il riconoscimento a queste meravigliose realtà le quali, nei fatti, si sono candidate ad assumere il ruolo di ambasciatori del nostro Paese nel mondo. E che godranno di una particolare promozione anche e soprattutto all’estero, proprio in ragione della loro capacità di generare ricadute positive sui flussi turistici nazionali come sull’appeal dell’Italia e del nostro made in Italy».   Notte di Fiaba: la storia   La prima edizione risale al 13 settembre 1950, quando l’allora azienda di soggiorno pensa ad un programma di eventi per ampliare la stagione turistica, a quel tempo limitata all’estate. L’iniziativa viene chiamata «Settembre d’oro» e propone vari appuntamenti nella fine settimana, tra cui un concorso ispirato alle sfilate dei carri allegorici ma realizzato con grandi zattere che sono trainate sul lungolago. Con il tempo la sfilata diventa un vero e proprio concorso per imbarcazioni addobbate e illuminate e presto prende il nome di «Notte di Fiaba». Nelle successive edizioni si aggiungono i fuochi d’artificio, all’epoca tutt’altro che diffusi, che hanno un grandissimo richiamo. Si forma un comitato organizzatore nel quale si attivano molti personaggi rappresentativi della vita cittadina e lo stesso sindaco in carica. Sono 13 le edizioni che si tengono ogni anno, fino al 1963, anno della crisi: la manifestazione è diventata troppo impegnativa dal punto di vista dei costi, nonostante l’entrata a pagamento.   Occorre attendere il 1982 perché la Notte di Fiaba rinasca: l’entusiasmo e il successo sono nuovamente al massimo, ma nel 1987 la seconda interruzione e il lungo oblio. Nel 1993 si costituisce nuovamente un comitato per ridare vita alla manifestazione che si ripropone con una nuova veste: al posto delle sfilata allegorica, che le nuove norme in tema di sicurezza rendono impraticabile, si propongono competizioni goliardiche fra associazioni cittadine, ispirate ai fatti storici della battaglia fra Veneziani e Milanesi, svolta nel Quattrocento nelle acque del lago di Garda, proprio davanti alla città. Appuntamento fisso è ancora quello con i fuochi d’artificio.   Una «fiaba» d’ispirazione medievale che nel 1999 viene rivista e rinnovata: la durata della manifestazione passa da due a quattro giorni e le fiabe sono quelle classiche. La prima ad essere rappresentata è «Alice nel Paese delle meraviglie» seguita da «Peter Pan» (2000), «Mary Poppins» (2001), «Pinocchio» (2002), «Biancaneve e i sette nani» (2003), «Il mago di Oz» (2004), «Il libro della Giungla» (2005), «Alì Babà e i quaranta ladroni» (2006), «Pippi Calzelunghe» (2007), «La spada nella roccia» (2008), «Hänsel e Gretel» (2009) e «L’isola del tesoro» (2010). Il tema del 2011 sarà «Cenerentola», dal 25 al 28 agosto.    Uno dei simboli della Notte di Fiaba è da sempre l’emozionante spettacolo notturno di fuochi d’artificio che si specchiano nel lago, seguito da migliaia di persone che accorrono da tutto il Trentino e da fuori provincia. I fuochi, che oggi costituiscono l’atto finale della manifestazione, si distinguono per la durata (mezz’ora di lanci ininterrotti) e per la cura narrativa e scenografica. Sono lanciati sia da terra, sia dal lago, da chiatte galleggianti a 200 metri circa dalla riva, con l’impiego di circa 1300 chilogrammi di artifici pirotecnici di vari calibri. 

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