venerdì, Marzo 29, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiLa Palleria austriaca torna a risplendere dopo i restauri
Ora l’edificio, che era una volta un’ex galleria, diventa la sede del corpo militare più amato d’Italia. Determinante il contributo della Regione

La Palleria austriaca torna a risplendere dopo i restauri

Tutti uniti nella solidarietà. Parole che in coppia con volontariato sono state il filo conduttore degli interventi pronunciati nel corso dell’inaugurazione ufficiale domenica mattina della nuova baita del gruppo alpini arilicense. I primi ringraziamenti per quanto realizzato dalle penne nere non poteva che arrivare dal sindaco «per l’impegno profuso nel recuperare quello che la storia ci ha lasciato.» «Senza il loro aiuto », ha detto Umberto Chincarini , «difficilmente sarebbero stati rispettati i termini e la volontà della cittadinanza, quindi un grazie di cuore». E nel piazzale interno alla Palleria, l’edificio di proprietà del Comune riportato agli antichi splendori c’erano soprattutto loro: gli alpini, non solo veronesi ma anche mantovani e trentini rappresentati da una trentina di gagliardetti schierati a fianco dell’altare da campo, dove padre Claudio Liuti ha celebrato la messa, diventato per l’occasione «pulpito» per gli interventi del vicepresidente della Regione Angelo Fiorin, del presidente della Provincia, Aleardo Merlin e del presidente della sezione Ana di Verona. Quest’ultimo, Alfonso Ercole, non ha perso occasione per lanciare un appello agli enti pubblici perché intervengano affinché non venga meno un corpo come quello degli Alpini. «Sarebbe» , ha sottolineato, « come togliere il figlio alla madre». Un’opera quella realizzata dal gruppo arilicense con l’aiuto determinante della Regione che «è la dimostrazione», ha sottolineato Angelo Fiorin , «di come i valori possano tramutarsi in cose concrete», quindi l’augurio di continuare su questa strada. Affettivamente legato alla città di Peschiera per essere stato per anni segretario comunale Aleardo Merlin ha evidenziato «l’ostinazione, la tenacia e la volontà» di quanti si sono impegnati, con l’aiuto dell’Amministrazione comunale, a rimettere in sesto l’ex Palleria austriaca. Nell’omelia il cappellano ha puntualizzato come la baita per gli alpini sia «il luogo dell’amore, del cuore, della solidarietà e della generosità». Presenti alla cerimonia, attorno al grande tricolore sostenuto dal gruppo Ana di Lazise, il coro Ana di Peschiera intervenuto durante la messa e un folto gruppo della sezione della Protezione civile del basso lago con gli splendidi esemplari di cani Terranova. La cerimonia, coordinata dal presidente degli alpini arilicensi Luciano Gianello, ha visto anche la benedizione e consegna alla Protezione civile di un nuovo gommone arrivato con il contributo della Regione e la collocazione di una targa che ricorda appunto il lavoro portato a termine con il restauro della Palleria, con una sala dedicata a Luigi Gianello che per 26 anni è stato capo gruppo della sezione alpini di Peschiera. Prima del taglio del nastro e del rancio ufficiale nella nuova baita il corteo, aperto con il corpo musicale di Peschiera, ha raggiunto il lungolago Carducci dove è stata collocata una corona al monumento dei caduti di tutte le guerre.

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