giovedì, Aprile 25, 2024
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Nelle statistiche un «boom» demografico. Urgente il potenziamento dei servizi. Nati in tre anni 280 bimbi. Signori: «Giusto aprire il nuovo asilo»

La penisola verso i 7.500 abitanti

Manca davvero poco alla soglia dei 7.500 abitanti che Sirmione si appresta a varcare. A fine 2005, infatti, erano 7.467 i residenti (nel 2004 furono 7.317) iscritti all’anagrafe di piazza Virgilio, il che significa che la penisola catulliana potrà presto sfondare il tetto dei 7.500 abitanti. Questo traguardo che le può offrire la possibilità di ottenere qualche importante servizio. Per esempio la seconda farmacia, che verrebbe localizzata a Lugana dove è in funzione già un dispensario farmaceutico stagionale retto dalla famiglia Cornacchione. E non è detto che possa essere anche una farmacia comunale gestita magari dalla Sirmione Servizi, la neonata società con capitale prevalentemente comunale. Tralasciando il futuro prossimo, diamo un’occhiata a qualche dato statistico sull’andamento demografico. Nel 2005, si diceva, si sono registrati 150 residenti in più. Gli 88 nati (nel 2004 sono stati 82) sono stati in maggioranza maschi, il che è un’altra singolare novità: 54 maschi contro 34 femmine. I morti, 51. Il saldo naturale è, quindi, largamente attivo (+37) e qui a Sirmione è un dato tendenziale che continua da diversi anni, mentre il dato dei decessi è costante, non si scosta cioè dai cinquanta all’incirca in media all’anno. In attivo anche il saldo migratorio che vede segnare 466 immigrati arrivati nella penisola contro i 353 emigrati (+113). Sommando i due saldi (113 più 37) si ottiene la somma globale di 150 persone che hanno determinato l’ulteriore impennata demografica a Sirmione. Giordano Signori, assessore al Bilancio, trae da questi dati alcune riflessioni. «La prima considerazione da fare è che negli ultimi tre anni sono nati 280 bambini. E l’ultimo triennio è significativo perché tre anni corrispondono al ciclo della scuola d’infanzia (dei bimbi fra tre e sei anni), sottolineando che vi sono bambini provenienti da altri paesi. Ebbene questo per dimostrare, se ve ne fosse ancora bisogno, come la scelta dell’apertura del nuovo grande asilo a Rovizza sia stata azzeccata da parte della maggioranza di questo Comune». «Inoltre – continua ancora l’assessore – il dato costante dei cinquanta decessi all’anno conferma lo stato di previsione per il cimitero, su cui invece si sono abbattute le ingiuste critiche dell’opposizione: questi sono dati certi, non proiezioni con le quali ci si può sempre scontrare». Insomma, la penisola sirmionese viaggia come un treno verso il tetto dei 7.500 residenti, senza troppo aspettare il fine anno. Sicuramente, già in estate lo storico traguardo verrà raggiunto. Ma al di là dei record, l’amministrazione dovrà fare i conti con la crescita della domanda di servizi. Non si tratta solo di bambini in più ma anche di nuclei di famiglie anziane che hanno compiuto una scelta di vita individuando la località termale come méta privilegiata del passaggio alla terza età: dopo aver vissuto nelle città all’indomani del pensionamento si sono trasferiti in riva al lago. E con loro, innegabilmente, cresce la domanda di nuovi servizi alla persona e sul territorio. on l’aumento della popolazione, infatti, il territorio si è ulteriormente urbanizzato: nuovi quartieri, nuove infrastrutture.

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