giovedì, Aprile 25, 2024
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Mezzi nautici di pronto intervento Sul Benaco c’è una rete capillare

La Protezione civile tra volontari e istituzioni

Il Garda bresciano può essere preso ad esempio come modello di Protezione civile che funziona. E non solo in teoria: la prova più difficile, quella del terremoto del 24 novembre 2004, resta impressa nella memoria collettiva come un ricordo doloroso, ma anche come un punto d’onore per le istituzioni locali, le forze dell’ordine, volontariato e gruppi comunali, i quattro «pilastri» del sistema. Impegno riconosciuto e premiato: 966 i volontari iscritti all’albo che portano una medaglia in petto per il servizio prestato nelle terribili settimane del dopo-sisma. Ma è nella sicurezza sul lago, tra mezzi nautici e sommozzatori, che il sistema ha il suo fiore all’occhiello. Lungo l’elenco delle risorse, in termini di uomini, mezzi e organizzazioni, presenti sul territorio gardesano per ogni emergenza, coordinati dall’Amministrazione provinciale, dalla Prefettura e dai sindaci. Innanzitutto le forze dell’ordine, il 118 e i Vigili del Fuoco, strettamente collegati al volontariato. Per il soccorso sul lago, questa sussidiarietà è molto marcata: mezzi nautici, motovedette e motobarche, sono messi a disposizione da entità istituzionali e non: pronti a intervenire sull’acqua la Guardia Costiera a Gargnano, Guardia di Finanza a Salò e Desenzano, Carabinieri e Vigili del Fuoco, questi ultimi presenti con mezzi nautici a Salò e Desenzano. Per quanto riguarda il soccorso sanitario, tutto gravita giustamente attorno alla centrale operativa del 118 di Brescia, che dispone di un elicottero in città pronto ad intervenire, ma anche di presidi stabili sul territorio gardesano. Di primaria importanza anche il mondo dei volontari, a partire dai Volontari del Garda, l’organizzazione più radicata e più presente con le quattro sedi di Salò (ambulanza 24 ore su 24), Gargnano (automedica con personale professionale del 118), Sirmione (ambulanza estiva) e Valvestino (ambulanza notturna). Da aggiungere, per i Volontari del Garda, la presenza di numerose altre specialità: servizio antiincendio, sommozzatori (con 22 gommoni e una motobarca munita di sonar), squadra di ricerca e soccorso. Da non dimenticare poi una capillare rete di realtà forse di minori dimensioni, ma non meno preziosa e radicata sul territorio: dal nucleo sommozzatori del Benaco ai gruppi comunali di protezione civile, che sono una realtà in crescita anche sul Garda, come in tutta la provincia di Brescia, dove ormai contano 3000 effettivi, aumentati del 30 per cento nell’ultimo triennio.

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