venerdì, Marzo 29, 2024
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Il Servizio forestale regionale tira le somme dell’ondata di maltempo delle scorse settimane: problemi di erosione soltanto nella zona di Caprino.
Le piogge non hanno causato l’esondazione dei torrenti Nel 2009 si interverrà nella Valle del Pozzo a Bre

La pulizia delle valliha evitato il peggio

Le pendici del monte Baldo hanno retto bene alle piogge delle scorse settimane, anche se nella zona di Caprino ci sono stati lievi dissesti legati soprattutto alla viabilità e al trasporto di materiale terroso dovuto alla mancanza di manutenzione di alcune canalette di scorrimento superficiali in campagna. È il bilancio del Servizio forestale regionale di Verona che ha appena fatto sopralluoghi nella zona del Baldo-Garda per verificare la funzionalità idraulica del territorio che, seppur in discreto stato idrogeologico, deve continuamente essere monitorato e curato per evitare problemi futuri, soprattutto in caso di piogge torrenziali.«Tutte le valli hanno funzionato, anche quelle normalmente asciutte, come la Bergola nel punto in cui s’immette nel Tasso prima del Ponte della Scala», fa sapere Anna Paola Perazzolo, responsabile per il Servizio dei cantieri sul Baldo. La Bergola è quel rio che scende da Braga e che, quando giunge a località Pineta, si perde nell’alveo ghiaioso che generalmente ne assorbe subito l’acqua.«In questi giorni però è stato caratterizzato da un inconsueto scorrimento, a dimostrazione che le valli servono», dice Perazzolo. Il Servizio forestale conta molto su questa funzione di scolo delle valli dove, anche nei mesi scorsi, varie squadre hanno lavorato per prevenire possibili dilavamenti e allagamenti in tutta la zona di competenza relativamente al Baldo (da Garda a Malcesine, da Caprino a Ferrara di Monte Baldo comprendendo Rivoli e Brentino Belluno).A Caprino la parziale situazione di disordine è parsa piuttosto legata a erosioni superficiali: «I dissesti sono stati registrati soprattutto a Gamberon, dove sarebbe necessaria una migliore regimazione dello scorrimento superficiale della acqua».Se generalmente la situazione è tranquilla, ciò non significa poter prendere sottogamba cura e manutenzione del territorio: «In questi giorni non ci sono giunte segnalazioni particolari e le valli hanno tutte funzionato», rileva Perazzolo. «Le piogge abbondanti e prolungate, con fenomeni non intensi, hanno infatti contribuito a mantenere un deflusso d’acqua costante e continuo, sempre nei limiti delle capacità idrauliche. Così le valli hanno potuto scaricare bene.«I danni maggiori», nota infatti l’esperta del Servizio forestale, «si verificano quando piove molto, ma in un periodo talmente breve da non dare il tempo al terreno d’assorbire l’acqua che riempie le valli oltre la consueta capacità, facendole debordare».Lo abbiamo visto quest’estate, sul lago, dove si sono appunto concentrati alcuni degli ultimi lavori, con le squadre impegnate a liberare vallette occupate da tralicci, tubi del gas, persino da costruzioni abusive e da vasi di fiori. Una pulizia che procederà nei mesi prossimi, come nella Valle del Pozzo a Sommavilla di Brenzone, per cui una perizia prevede un intervento mirato a evitare problemi di fuoriuscita di acqua.«La vegetazione esagerata è già stata tolta», conclude l’esperta, «ora saranno effettuati piccoli interventi in muratura per mantenere concentrato il deflusso nella valle ed evitare deviazioni dell’acqua lungo la viabilità circostante e nelle proprietà confinanti».

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