La Rai a caccia di testimoni della stagione repubblichina

La Rai è alla caccia di testimoni che abbiano vissuto in prima persona gli anni a cavallo tra il 1943 e 1945 a Gargnano e dintorni ma non riesce a cavare il ragno dal buco. In quel periodo tormentato la sponda occidentale del Garda era la roccaforte della Repubblica sociale italiana che proprio nel settembre 1943 fu proclamata da Benito Mussolini nel tentativo di rifondare un nuovo Stato fascista e un nuovo esercito che continuasse a combattere a fianco dei tedeschi. La «capitale» della Rsi era a Salò, dove avevano sede molti ministeri. A Gargnano invece nell’ottocentesca villa Feltrinelli, ora trasformata in un lussuoso hotel, risiedeva il duce con la sua famiglia. Sempre a Gargnano altri storici edifici erano occupati da fascisti e nazisti: palazzo Bettoni, Villa Giulia, Villa Avanzini, l’ex caserma Magnolini e il palazzo delle Orsoline da diversi anni diventato sede staccata dell’Università di Milano. Il regista Paolo Montesi e Silvano Vinceti, l’autore del programma che la Rai sta producendo sugli ultimi due anni di guerra in cui l’Italia era divisa dal fronte hanno quindi l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le immagini; sono semmai le testimonianze dirette che scarseggiano. Per questo si è messa in moto anche Simona Castellini, la presidente della biblioteca di Gargnano, con l’intento di trovare testimoni che abbiano voglia di raccontare aneddoti su quel travagliato periodo che proiettò questo splendido angolo di mondo al centro di vicende che hanno caratterizzato la storia della prima metà del ’900. C’è da dire che il tempo stringe, la troupe della Rai sarà sul Garda ancora per pochi giorni. Chi volesse dare il proprio contributo di vita vissuta può telefonare alla segreteria del Comune di Gargnano al numero 0365.798811.