venerdì, Marzo 29, 2024
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Due miliardi per i lavori

La scuola elementare adesso è come nuova

La scuola elementare di Toscolano Maderno si è rifatta il look, con una spesa di due miliardi, compresi gli arredi. Ieri mattina, l’inaugurazione ufficiale. Tra gli squilli della banda, diretta dal maestro Walter Rosa, i discorsi delle autorità e i continui sussulti dei bambini, che assomigliano alla superficie del lago: un istante piatta, subito dopo ondosa. «Un edificio prezioso da salvaguardare, perchè dovranno farne uso altre generazioni», ha detto il sindaco Paolo Elena. E l’assessore regionale Franco Nicoli Cristiani: «Un’opera come questa costituisce il giusto riconoscimento per tutte le tribolazioni che gli amministratori devono sopportare». La direttrice didattica, Luigiana Laffranchi Ghirardi: «In passato, al maestro, bastavano la lavagna, il gesso e qualche carta geografica. Adesso i tempi sono cambiati. Occorrono i laboratori di lingua, di pittura, di informatica». Alla cerimonia sono intervenuti anche l’assessore provinciale Ermes Buffoli, il comandante dei carabinieri di Salò (Luca Volpi), e il nuovo curato di Maderno, il giovane don Giuseppe. Appena ha preso in mano il microfono per parlare, i bambini delle prime file, forse intimoriti dalla tonaca nera, si sono buttati in ginocchio, a mani giunte, pronti a recitare un rosario di preghiere. Costruita nel 1936, dal ’43 al ’45 la scuola ha ospitato il ministero degli Interni della Repubblica sociale di Benito Mussolini, con Buffarini Guidi (nello scantinato c’erano gli uffici di Herbert Kappler, il responsabile della strage delle Fosse Ardeatine, allora ufficiale di collegamento con la Polizia italiana). Per qualche anno, nel seminterrato, hanno trovato posto gli sfollati per l’alluvione del Polesine (’51), gli studenti dell’Avviamento professionale (’57) e quelli delle Medie (’63). I lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti dalla Sitta di Verona (progetto dell’arch. Luciano Gurreschi, direttore l’arch. Mauro Bocchio). Realizzati ex novo gli impianti elettrici, idraulici e il riscaldamento. Costruito un ascensore (interno) e una scala di sicurezza (esterna). All’ultimo piano, denominato K2, ecco un’aula speciale e quella da disegno. Rifatto il seminterrato, ampliando la mensa, ora in grado di accogliere 160 bambini, il doppio di prima. E creati i locali per il doposcuola. In tal modo il centro sociale di via Verde viene definitivamente sgravato. Acquistati poi gli arredi (banchi, scrivanie, lavagne, armadi), modificato il viale di accesso e sistemato il parco, all’interno del quale è stata inaugurata una scultura di Bornic, l’artista originario del Bornico, una zona di Fasano. Come spiega l’assessore alla Pubblica istruzione, Fabio Belloni, manca solo l’ultimazione dei lavori all’interno della palestra (adeguamento degli spogliatoi, pavimenti di gomma, eliminazione delle infiltrazioni). Le elementari sono state ospitate per un anno nell’Istituto Piamarta, sul lungolago. Adesso il ritorno a… casa. Il taglio del nastro l’ha fatto il sindaco, assieme a Silvia Florioli. La bambina, scelta attraverso un’estrazione a sorte, indossava la fascia tricolore, e rappresentava tutti gli alunni. Compreso Enrico VIII (per via dell’età, ogni anno cresce di uno) Frazzini che, dopo i pasticcini, ha cominciato a smontare il microfono.

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