sabato, Aprile 20, 2024
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Si potrà poi continuare la gita con la funivia che scende al lago

La seggiovia di Pra’ Alpesina riparte d’estate dopo 20 anni

Ha riaperto ieri, dopo oltre 20 anni di chiusura estiva, la seggiovia di Pra’ Alpesina. L’impianto di risalita che ricade in territorio trentino, rappresenta il possibile anello di collegamento con la funivia Malcesine-Monte Baldo, sul versante veronese del «Giardino d’Europa». La seggiovia, in funzione ogni giorno fino a metà settembre dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19 (4 euro il biglietto di andata e ritorno e due euro e mezzo quello di sola andata), è raggiungibile da Novezzina seguendo la strada Graziani o dal casello autostradale di Avio. In quest’ultimo caso una volta lasciata alle spalle l’A22 s’imbocca la strada del Baldo per arrivare dopo circa 13 chilometri a Pra della Stua: da qui si gira a sinistra e dopo altri 6 chilometri si arriva alla stazione a valle di Prà Alpesina. L’impianto di risalita in circa 15 minuti porta a Pozza della Stella, da dove a piedi si può raggiungere (circa 20 minuti) i 1.760 metri di Tratto Spino luogo d’arrivo della funivia di Malcesine. Per rimettere in moto la seggiovia, rimasta chiusa anche nell’ultimo inverno, il consorzio funicolare Malcesine Monte Baldo, al quale compete la gestione (tre le persone in servizio continuato per un organico complessivo di cinque unità), ha investito quasi 150 milioni di vecchie lire. «Finalmente siamo riusciti a far ripartire Prà Alpesina basilare per i collegamenti del Baldo», ha rimarcato ieri mattina il presidente del consorzio Giuseppe Venturini che insieme al sindaco Giuseppe Lombardi e a Ferdinando Sbizzera, nella duplice veste di assessore comunale e della Comunità Montana del Baldo, ha accompagnato a Tratto Spino i componenti della giunta regionale dell’Unione nazionale comunità enti montani (Uncem). Giunta riunitasi venerdì scorso in sessione speciale a Caprino in preparazione della festa della montagna che si celebrerà sabato a Pian Pezzè, in Comune di Alleghe, alla presenza del ministro Enrico La Loggia. A capo della delegazione veneta il presidente Galdino Zanchetta che nel tratto di risalita da Malcesine al Monte Baldo non ha nascosto la sua meraviglia per una funivia «straordinaria, unica grazie alle sue cabine rotanti che consentono di ammirare il panorama a 360 gradi». Ma oltre alla struttura a colpire il massimo dirigente dell’Uncem veneto è l’organizzazione di base che fa “girare” una miniera d’oro come testimoniano le migliaia di presenze giornaliere». «Il nostro obiettivo finale», ha ripreso Venturini, «è arrivare a costituire una sinergia ad ampio respiro con i Comuni trentini di Avio e Brentonico, coinvolgere la Valgarina, e arrivare da Malcesine fino alla Polsa di San Valentino». Intanto già in autunno partiranno i lavori per la costruzione, alla stazione a monte, di un modulo destinato alle attività di carattere turistico-commerciale. Lavori che finiranno nel maggio del 2004. L’occasione magari, ha rivelato Venturini, per ospitare una seduta della Giunta regionale guidata dal presidente Giancarlo Galan. «In questo modo», ha chiosato Sbizzera, «riusciremo a ricordare a Venezia che esiste anche la montagna veronese, e quella di Malcesine in particolare».

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