martedì, Aprile 23, 2024
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Raccolta differenziata dei rifiuti domestici: un sondaggio del comune tra le casalinghe. 200 le intervistate

La selezione del vetro è diffusa, ma anche l’unica che funziona

Non tutte le massaie, cioè le dirette interessate, sanno della raccolta differenziata dei rifiuti. E’ ben vero che molte non mettono le bottiglie di vetro nel sacco delle immondizie per gettarle nelle apposite campane, ma raramente fanno altrettanto con i contenitori di plastica. Tutte invece sanno dell’esistenza dei cassonetti di colore arancione per la raccolta dei vestiti usati.Sono questi i risultati emersi dall’inchiesta fatta dall’amministrazione comunale (in particolare se ne occupa l’assessore all’ambiente Fabrizio Miori), per capire fino a che punto è possibile ridurre la quantità di rifiuti da smaltire in discarica grazie alla preventiva separazione nelle case. Un’iniziativa che si colloca all’interno della campagna di sensibilizzazione intitolata «Le tre erre: riduzione, riutilizzo, riciclaggio».«Non vogliamo fare “flop” e quindi sprecare denaro pubblico», dice Miori per spiegare lo scopo del mini-sondaggio. «Abbiamo ritenuto indispensabile tastare il polso alle casalinghe, le donne di famiglia, che sono le “addette ai lavori”. Il modo più semplice per incontrarle massaie è stato appostarsi all’ingresso dei supermercati dove quasi quotidianamente si recano per la spesa. Abbiamo incaricato gli operatori della cooperativa Ecostudio con la collaborazione dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente. Si sono piazzati, a turno, davanti ai negozi. E’ andata bene: sono state intervistate circa 200 donne di tutte le età e caratteristiche, dovute principalmente alla diversa composizione familiare ed alle abitudini personali». Le signore hanno risposto al questionario con cui si è misurata la loro conoscenza dell’argomento. L’operatore ha quindi illustrato sommariamente i vantaggi della raccolta differenziata dei rifiuti, che si riflettono sull’ambiente ma pure sul portafoglio. Il compostaggio domestico, per esempio, è facilitato dall’assistenza comunale gratuita e può dare un risparmio del 30% sulla tassa annuale dei rifiuti.«Numerose casalinghe si sono dette disposte a collaborare – conclude l’assessore Miori – è quindi opportuno perseverare con la sensibilizzazione, che ancora lascia a desiderare.

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