venerdì, Aprile 19, 2024
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Gli antichi mobili della Ugo da Como affidati alle cure di un salodiano

La storica fondazione lonatese

La Fondazione Ugo da Como di Lonato ha affidato da quest’anno un incarico ufficiale per la manutenzione dei mobili dell’antica dimora del sen. Ugo da Como. Questi, morendo nel 1941, lasciò all’erigenda Fondazione le intere sue proprietà tra cui la splendida casa lonatese detta del Podestà, completamente arredata con dipinti, sculture, pregiate suppellettili e antichi mobili databili a partire dal XV secolo. Così come per ogni nostra casa moderna, la manutenzione ordinaria appare uno dei primi rimedi per rallentare il deperimento fisico degli ingenti arredi raccolti da Ugo da Como e dalla moglie Maria Glisenti. Al fine di conservare al meglio i cassoni, gli sgabelli, gli inginocchiatoi, le credenze e ogni altro manufatto costruito in legno è necessario nutrire le superfici con olii che hanno la doppia funzione di pulire e rendere il mobilio meno allettante ai parassiti che avrebbero la meglio sui pezzi più pregiati della casa-museo. È Andrea Baldrati di Salò l’esperto che, con la scuola di restauro dell’associazione La Corte, seguirà una equipe di valenti artigiani chiamati ad occuparsi con oculata e competente attenzione della manutenzione dei mobili della Fondazione. Il lavoro prevede il controllo dello stato di conservazione, la stabilità degli elementi che compongono la struttura del ricco mobilio, e vagliare la necessità di condurre restauri particolarmente mirati, quelli detti «di natura straordinaria». La scuola di restauro dell’associazione culturale La Corte tenuta da Andrea Baldrati è intitolata a Luisa Bandera, una delle maggiori conoscitrici del mobile italiano, celebre per gli accuratissimi studi editi dalla casa editrice Goerlich, poi divenuta De Agostini. Andrea Baldrati ha avviato la collaborazione con la Fondazione Ugo da Como lo scorso anno, portando a compimento il restauro del mobilio del salottino Glisenti, operazione che si è fregiata del patrocinio della Soprintendenza ai beni storici e artistici per le province di Brescia, Cremona e Mantova. La Casa del podestà a Lonato possiede un ragguardevole insieme di mobili, soprattutto lombardi che aiutano a comprendere l’evoluzione del mobile nel tempo. Indubbiamente il gusto otto e novecentesco di colorare le superfici lignee di nero segnò gli arredi che il sen. Ugo da Como scelse per la particolarissima dimora. Il rispetto di ogni manipolazione, dei restauri antichi con i quali si mutarono anche gli utilizzi dei mobili sono da considerarsi come testimonianza storica di grande valore e per tale ragione è fondamentale rispettare quanto conservato nella casa del podestà quale documento raro di un sentimento e di una moda dell’abitare oggi estinto, ma di grande fascino.

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