venerdì, Marzo 29, 2024
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Dopo il sequestro e la multa di 100 euro al turista che l’aveva pescato, il pesce è stato congelato per essere analizzato. Confortini, ittiologo della Provincia: «La studieremo insieme con gli esperti di altre regioni»

La supertrota è un esemplare unico per il lago

«Più che una goliardata, è stata una vera e propria follia: sia prima, quando per prenderla l’hanno tramortita, sia dopo, quando per guadagnarci denaro, l’hanno messa in vendita». L’assessore provinciale all’ecologia Camillo Pilati fatica a mascherare il proprio disappunto sulla vicenda della super trota pescata da un turista olandese martedì pomeriggio a Bardolino e ceduta, già il giorno dopo (pare su compensa di 350 euro) al gestore del ristorante Alla Loggia, pronto a imbalsamarla per esporla nel proprio locale. Sembrava tutto fatto – con soddisfazione del turista affarista e del compratore entusiasta per essersi accaparrato il trofeo – ma il progetto è stato mandato a monte l’altra sera quando le guardie provinciali hanno prima multato il pescatore perché sprovvisto di licenza (100 euro) e poi sono andate a riprendersi l’eccezionale esemplare direttamente al ristorante. «La vicenda finisce qui», commenta Pilati, «con la trota sequestrata dagli agenti perché pescata illeggittimamente e con la sanzione irrogata come prevede la legge. Ora il pesce è a disposizione dei tecnici del servizio pesca della Provincia, lo studieranno e, vista la sua eccezionalità, ne faranno oggetto di ricerche specifiche». Pilati insiste nella condanna: «I miei tecnici mi hanno spiegato che la trota non è morta di malattia», sottolinea, «e che è quindi stata volutamente catturata. E questo non va accettato in generale mai, nel particolare meno ancora visto che chiunque poteva rendersi conto che si trattava di un esemplare raro: bisognava subito telefonare al nostro numero verde 80034000 o avvertire direttamente le guardie del Garda. Diciamo così», conclude l’assessore, «è stata un’inutile bravata…». Ora tocca all’ittiologo della Provincia, Ivano Confortini, ad occuparsi del grande pesce. «Si tratta di una trota lacustre», toglie ogni dubbio sulla famiglia di appartenenza, «e non di una trota fario adattata. L’eccezionalità sta proprio qui: nel peso di 20 chili e 458 grammi e nella lunghezza di oltre un metro, dati eccezionali mai riscontrati prima nella letteratura scientifica riguardante il Garda. Ora si trova nei nostri frigoriferi, è stata congelata e sarà oggetto di analisi particolari magari da fare in collaborazione con alcuni colleghi del Trentino e della Lombardia che stanno facendo ricerche proprio sulla trota». Confortini è sicuro: «Non capita tutti i giorni di avere tra le mani un pesce del genere, averlo venduto o imbalsamato senza farne oggetto di studio sarebbe stato un grave errore». (c.f.)

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